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ome spiegato nella prima parte dell’articolo
pubblicata in City Life Magazine N. 9, il
Giappone ha compreso l’importanza delle
FER. Per questo è stato approvato il Feed in
Tariff Act (FIT) per incentivare gli investimenti e
l’uso di energie rinnovabili. L’Act on Purchase
of Renewable Energy Sourced Electricity
by Electric Utilities, la legge approvata nel
luglio 2012, prevede che con apposite
ordinanze ministeriali si determini il prezzo
riconosciuto alle utilities per l’acquisto di
energia prodotta da fonti rinnovabili sulla base
di un accordo (il purchase agreement) per
la durata massima di 20 anni. Gli incentivi in
questione si applicano agli impianti, approvati
dal Ministero dell’Economia giapponese
(METI), che producano energia elettrica da un
qualunque tipo di fonte rinnovabili (PV, eolica,
bio-masse, geotermica …). La legge impone
ai gestori l’acquisto di elettricità derivata da
fonti rinnovabili a prezzo pre-determinato, ma
aggiornabile. Pertanto, se un produttore di
energia rinnovabile richiede a un operatore
di un impianto elettrico di siglare un contratto
per l’acquisto di elettricità a un prezzo
predeterminato e per un periodo fissato dal
governo, l’operatore è obbligato ad accettare la
richiesta.
Nel complesso, il meccanismo FIT giapponese,
anche grazie alle agevolazioni fiscali introdotte
nel 2011, è più conveniente rispetto a misure
analoghe adottate da molti Paesi dell’Unione
Europea, e decisamente superiore rispetto al
secondo e terzo conto energia nostrani che,
come si sa, si sono rivelati del tutto dispendiosi
per gli utenti italiani.