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CITY LIFE MAGAZINE N.9
I geoportali
I dati territoriali sono archiviati e resi
disponibili attraverso i cosiddetti
“geoportali”, una particolare categoria di
siti internet che consentono agli utenti di
eseguire ricerche, visualizzare e scaricare
in locale dataset (che possono essere
georeferenziati) al fine di elaborarli con
software specifici per ottenere, dalla loro
combinazione, nuove informazioni di alto
valore.
Open Data territoriali
Non solo le amministrazioni e gli enti che
operano a livello nazionale hanno interesse
verso i dati, ma anche realtà minori quali
amministrazioni comunali, piccole-medie
imprese e cittadini. Molti progetti sono
stati messi a punto per incentivare la
condivisione dei dati e molte iniziative
sono in essere per favorire lo sviluppo
dei cosiddetti “open data”. Il principio
fondamentale degli open data è che i
dati pubblici, nel rispetto della normativa
vigente, appartengono alla collettività e
come tali possono essere utilizzabili da
chiunque ne abbia interesse.
Gli open data riguardano ogni ambito della
nostra vita; per capire di cosa si tratta
si riportano alcuni esempi: navigando in
rete, in modo pubblico e accessibile si
possono trovare dataset con i dati sugli
incidenti che avvengono sulla nostra rete
stradale; la serie storica degli orari degli
autobus di una città; la spesa media
mensile per tipologia di famiglia; i dati sui
prestiti di libri nelle biblioteche; i “luoghi
freschi” di una città (a titolo di esempio
“Elementi puntuali che individuano sul
territorio luoghi comunali fruibili dalla
popolazione dotati di aria condizionata
nel Comune di Firenze”); statistiche sui
donatori di sangue; statistiche sui biglietti
ferroviari venduti all’interno di un territorio;
anagrafe dei musei, ecc. Open data aventi
interesse nell’ambito della pianificazione
energetica di un territorio possono essere
a titolo di esempio (lista non esaustiva):
localizzazione puntuale delle installazioni
di impianti fotovoltaici censiti; DTM (Digital
Terrain Model); DSM (Digital Surface
Model); distribuzione agenti inquinanti;
statistiche emissioni; uso e copertura
del suolo; irraggiamento solare; trasporti
(rete stradale, ferroviaria, fluviale, porti
e aeroporti); rete idrografica; statistiche
velocità del vento; statistiche sulla
certificazione energetica degli edifici; elenco
siti bonificati; attività svolte dai tribunali;
dataset contenenti informazioni sul numero
di dosi vaccino somministrate, etc.
Le conseguenze della “produzione” e
“liberalizzazione” di open data sono
molteplici. Focalizzandoci sugli aspetti
ambientali e di pianificazione territoriale
i benefici derivanti dalla distribuzione
di open data sono i seguenti . Per gli
analisti e i professionisti: la possibilità di
comprendere le potenzialità di un territorio,
analizzare com’è effettivamente organizzato
un sistema energetico, individuarne le
criticità e descrivere le dinamiche e i
flussi di energia, merci, persone, ecc.
Scopo principale del metodo proposto non è
di fornire giudizio sui geoportali, ma è quello di
proporre un punto di partenza per una condivisione
di idee, punti di vista, visioni, difficoltà incontrate,
buone pratiche, ecc. tale da incentivare persone
ed esperti interessati all’argomento a condividere
opinioni e idee
Gli open data consentono di elaborare
scenari di sviluppo futuro basati su dati
oggetti, condivisi e trasparenti. Per gli
amministratori: utilizzando le analisi
appena descritte possono fare scelte “più
informate” basate su parametri oggettivi,
possibilità di comunicare le motivazioni
che hanno portato alle scelte, comunicare
con la popolazione. Per i cittadini sono:
maggior trasparenza, possibilità di valutare
le politiche locali partendo da basi di dati
oggettive, pubbliche e comuni, possibilità di
controllare l’operato delle amministrazioni.