City Life Magazine 09 | Page 28

28 CITY LIFE MAGAZINE N.9 (ivi incluso l’eventuale risarcimento del danno). Ora, benché ciò che si conosce di questo caso non consenta di affermare se si tratti di vizio occulto o meno, è plausibile ritenere che il lamentato vizio del kit rientrasse tra quelli individuabili dall’acquirente attraverso la conferma metrologica imposta dalla buona pratica e dalla normativa citata. In questo caso risulterebbero precluse o, quanto meno, limitate le pretese risarcitorie delle aziende ospedaliere coinvolte nella vicenda, attesa la loro responsabilità per il mancato rispetto del termine decadenziale per la denuncia dei vizi del prodotto acquistato. In parole povere, le aziende ospedaliere esposte a possibili richieste di risarcimento dei danni patiti dai pazienti, rischiano di non potersi rivalere interamente sul fornitore come parrebbe legittimo e logico. Come si vede da questo esempio tratto dalla cronaca recente, la carente formazione metrologica, così diffusa presso gli operatori da poter essere considerata una non-cultura in materia, ha costi sempre meno sostenibili. Certamente tali da giustificare redditizia una maggiore attenzione a problemi metrologici di carattere generale – e la conferma metrologica è uno di questi. In Francia hanno capito da tempo l’importanza, economica e sociale, di misure ben eseguite, tanto da avere attivato indirizzi specifici in metrologia nei loro Lycées Technologiques. A noi non resta che sperare di non arrivare troppo tardi, possibilmente prima che i costi della non-cultura metrologica diventino non più sostenibili da un’economia che non può certo considerarsi florida.