FEATURES
C
ome noto l’Italia rappresenta nel
panorama mondiale un’eccellenza,
insieme alla Corea del Sud, nelle Smart Grid,
ossia nello sviluppo e nell’implementazioni
delle reti, in primis quella elettrica, cosiddette
“intelligenti”, cioè capaci di comunicare e
interagire in tempo reale da remoto con
i propri terminali e di offrire una ventaglio
di risposte in seguito alle sollecitazioni e/o
variazioni che i terminali stessi rilevano
tramite sensori. Le applicazioni sono
innumerevoli e vanno dalla gestione
del traffico, all’illuminazione, piuttosto
che il teleriscaldamento o il controllo
dell’inquinamento. In Italia, la città di Torino
già da diversi anni ha intrapreso con coraggio
e lungimiranza un percorso di una profonda
modernizzazione grazie al progetto “Torino
Smart City”. Siamo andati a intervistare Enzo
Lavolta, il giovane e dinamicissimo assessore
per le politiche dell’ambiente e dell’energia,
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lo sviluppo tecnologico, la qualità dell’aria e
l’igiene urbana, della città di Torino, per farci
spiegare come procede questa avventura
metropolita e quali possano essere i prossimi
risvolti per la cittadinanza.
Torino Smart City, cinque grandi temi
di intervento (mobilità, socialità, qualità
della vita, energia e integrazione) per ben
45 progettualità di azione concreta.
Si tratta evidentemente di un programma
molto impegnativo per una singola
amministrazione comunale.
Gentile assessore, ci vuole ricordare
come la città di Torino ha raggiunto
questo importante traguardo?
A queste 45 idee progettuali, presentate
pubblicamente il 13 dicembre scorso, si è
arrivati attraverso il percorso intrapreso con
il progetto SMILE (Smart Mobility, Inclusion,
Life & Health, Energy), con cui si è inteso
principalmente individuare un modello