buio anche tu non sai che fare... New York City: quanti ne hai finiti... New
York City quanti ne hai traditi”. Nel 1964, appena tredicenne, con lo
pseudonimo di Gianni Rock, il cantante napoletano partì per gli Stati Uniti
come spalla di Sergio Bruni, in una serie di concerti che lo videro debuttare
sul palcoscenico all'Academy di Brooklyn. Come riportato nella sua biografia,
il sogno di diventare ricco e famoso in America si frantumò presto e fu
costretto a tornare in Italia.
Ottoni, grida e grancassa introducono il brano Sole sulla banda, con toni
allegri e festaioli tipici della banda di paese nei giorni di festa, un vero e
proprio preludio del ritorno a casa: “Il mio domani è qua, scintille tremule fa il
sole, il sole... Penelope, Penelope, sono qui...”.
Odyssea è il brano che da il titolo al disco e che racchiude la sintesi del
progetto: “Ne ho passate tante, sai. E' stata un'odissea, la mia, oh, quanti
naufragi... son segnati sulla faccia mia... Li hai già visti, lo so...”. Come già
detto il mare è la fonte di ispirazione di tutto il disco, un mare che rappresenta
un microcosmo di passioni, donne, marinai, dirottatori, avventurieri sprezzanti
del pericolo. Questo brano viene eseguito magistralmente da Ranieri,
accompagnato da un crescendo musicale praticamente senza fine, che si
conclude soltanto in un successivo brano strumentale, intitolato per l'appunto
Finale.
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