Cinque perle in fondo al mare Nov 2013 | Page 9

buio anche tu non sai che fare... New York City: quanti ne hai finiti... New York City quanti ne hai traditi”. Nel 1964, appena tredicenne, con lo pseudonimo di Gianni Rock, il cantante napoletano partì per gli Stati Uniti come spalla di Sergio Bruni, in una serie di concerti che lo videro debuttare sul palcoscenico all'Academy di Brooklyn. Come riportato nella sua biografia, il sogno di diventare ricco e famoso in America si frantumò presto e fu costretto a tornare in Italia. Ottoni, grida e grancassa introducono il brano Sole sulla banda, con toni allegri e festaioli tipici della banda di paese nei giorni di festa, un vero e proprio preludio del ritorno a casa: “Il mio domani è qua, scintille tremule fa il sole, il sole... Penelope, Penelope, sono qui...”. Odyssea è il brano che da il titolo al disco e che racchiude la sintesi del progetto: “Ne ho passate tante, sai. E' stata un'odissea, la mia, oh, quanti naufragi... son segnati sulla faccia mia... Li hai già visti, lo so...”. Come già detto il mare è la fonte di ispirazione di tutto il disco, un mare che rappresenta un microcosmo di passioni, donne, marinai, dirottatori, avventurieri sprezzanti del pericolo. Questo brano viene eseguito magistralmente da Ranieri, accompagnato da un crescendo musicale praticamente senza fine, che si conclude soltanto in un successivo brano strumentale, intitolato per l'appunto Finale. 8