buone, diretto da Pietro Germi, ma venne sopraffatto dal clima ideologico di
quegli anni e considerato soltanto un'artista commerciale e tradizionale da
rifiutare. Durante il concerto del 5 luglio 1971 al Vigorelli di Milano (prima
dell'esibizione dei Led Zeppelin), subisce contestazioni dal vivo ricevendo sul
palco lanci d’ogni genere. Quella sera si stava svolgendo la tappa finale del
Cantagiro, nota manifestazione canora dell'epoca, il tentativo di fare
convivere i due mondi musicali opposti causò molti problemi, soprattutto di
ordine pubblico.
La crisi professionale diventa anche una crisi di vendite e non viene
risollevata dalla partecipazione al Festival di Sanremo 1972 con Vado a
lavorare, canzone che si classifica al quarto posto, ma che risulterà essere un
flop. Qualche mese prima aveva partecipato alla sua ultima Canzonissima,
presentando il brano Il mondo cambierà, che per molto tempo sarà la sua
ultima canzone ad avere un certo successo di vendite. In contemporanea con
l'avvento dei cantautori la musica italiana non si riconosceva più nel Festival
e artisti come Morandi e Massimo Ranieri, si ritrovarono improvvisamente
senza il consueto seguito.
Il disco
Jacopone raccoglie 13 brani, con gli interventi di Emilio Bonucci e Graziano
Giusti, oltre a quelli dei due protagonisti. I brani eseguiti da Morandi in qualità
di solista sono: Pietà colomba mia, L'abbandono, Prendi Me e Vidi che un
cavallo, questi ultimi due proposti anche in un 45 giri. In coppia con Paola
Pitagora, Morandi ha registrato le canzoni: Miserere mei e Così fu e sempre
sarà, mentre la brava attrice ha eseguito come solista Soul-strip e Quel lungo
filo. Completano l'album le tracce Babilonia, Jacopone, Christian circus
(strumentale) e Bonifax, che ben rendono l'atmosfera del musical. Da
segnalare che fu pubblicato anche un secondo 45 giri, che comprendeva i
brani Così fu e sempre sarà/Quel lungo filo.
Tra i musicisti che hanno partecipato alla registrazione dell'album segnaliamo
i Festa Mobile (originari di Monopoli), il gruppo composto dai fratelli Giovanni
e Francesco Boccuzzi (tastiere e basso), Renato Baldassarri, Alessio Alba
(chitarre) e Maurizio Cobianchi (batteria). Nei crediti riportati sul disco sono
citati semplicemente come autori della base ritmica. Per quanto riguarda
l'esecuzione musicale dal vivo, durante le rappresentazioni teatrali, il compito
fu affidato al gruppo dei Libra, ricompostosi per l'occasione, dopo un primo
scioglimento, con Federico D'Andrea, Claudio Barbera (basso), Alessandro
Centofanti (tastiere), Nicola Di Staso (chitarra) e David Walter (batteria). Da
notare che dopo la conclusione delle repliche della rappresentazione teatrale,
si unì a loro Dino Cappa, conosciuto anche come Dino Kappa, con cui
Morandi realizzò il disco Old Parade, unica sua rivisitazione di successi degli
anni '60.
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