l'integrazione di poveri ed emarginati (speranza e disperazione), il desiderio
di libertà, la fratellanza e il viaggio, solitamente solitario (vedi Lindbergh). La
sua poetica non ha nulla a che fare con i testi interpretati da Morandi sino ad
allora. Questo progetto rappresenta un'isola, un lembo di terra solitario
composto da canzoni solo in apparenza leggere, ma in realtà ricche della
semplicità con cui si costruiscono opere importanti. Queste tematiche a volte
si uniscono e generano avventura, speranza e desiderio, come per esempio
in Favole di mare (inserita anche nella compilation del 1998 intitolata
Gliannisettanta): “... ma quante navi e quante vele seguirò/per ogni favola di
mare che non so/con quel poco che già so, prima di arrivare al Brasile mi
perderò/però mi vedi non si presenta così/un uomo che intende finire i suoi
giorni qui...”.
Ne La caccia al bisonte, un padre parla al proprio figlio donandogli
insegnamenti di vita “... poi la sera intorno al fuoco ancora insieme noi/e dalla
collina che stia in guardia verso sud perché di la/potrebbe venire il fumo di
città... io vedo nuova caccia, nuovi pascoli e guerre per la libertà/con me non
finisce l'eternità...”.
In Sette di sera, il protagonista evade dalla routine della vita quotidiana:
“...sette di sera lavoro finito/viola tramonto giorno passato/grande canzone di
confusione/metropolitana, centomila persone/tornare a casa, no... quasi
mezzanotte e non mi va di tornare/donna non mi aspettare/non ti voglio
vedere/per questa notte no...”.
Autostrade no! è un brano di ispirazione ambientalista, un tema ancora di più
attuale ai giorni nostri: “... sulla terra, nella carne mia/correranno autostrade/e
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