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CIG MAGAZINE 25 della gestione degli impianti di rigassificazione, soprattutto in situazioni nelle quali – come quella in corso di due dei tre impianti (italiani) – non c’è il ciclo di carico e scarico continuo, che è quella dell’invecchiamento del GNL insieme agli impianti. In termini tecnici, l’invecchiamento viene misurato attraverso l’evaporazione della miscela in fase di ebollizione, fenomeno che in gergo tecnico viene chiamato Boil Off Gas (BOG), e determina un mutamento delle caratteristiche del GNL. Quindi nel corso dei giorni e dei mesi e, malauguratamente anche degli anni, il GNL stoccato all’interno di qualsivoglia deposito, sia esso onshore che offshore, muta le proprie caratteristiche: diminuisce di quantità e incrementa sia la propria densità che il proprio potere calorifico/indice di Wobbe. Quindi è importantissimo in queste fasi soprattutto cercare di capire come, quanto e per quanto tempo il gas naturale liquefatto dovrà essere mantenuto stoccato all’interno del serbatoio. Come ordine di grandezza possiamo pensare a produzioni di gas naturale GNL Indonesia Trinidad de Tobago, e relativamente da poco gli Stati Uniti e il Canada che hanno dei grossi progetti di sviluppo. Sulla parte rigassificazione, è in parte il contrario: c’è lo scarico delle navi metaniere verso un serbatoio di stoccaggio, poi l’incremento prima di pressione e poi di temperatura, quindi viene rigassificato affinché possa essere immesso nella rete del gas naturale. Durante il tragitto, cioè iFl trasporto delle navi metaniere, dal punto di produzione/di liquefazione a quello di rigassificazione, il GNL modifica le proprie caratteristiche, in quanto essendo conservato sotto pressione atmosferica è in continua di ebollizione. Se all’i 旦