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C I G
M A G A Z I N E
dare – come ha sostenuto già
qualcuno – segnali distorsivi.
Il sistema è diversificato, è un
sistema multigas, il cui sviluppo
va pianificato e coordinato,
tenendo conto delle analisi costi-
benefici. Noi ci aspettiamo che in
questa operazione di valutazione
si tenga anche conto dei costi
sostenuti nel tempo. Poi c’è la
sfida dell’innovazione. La rete
diventerà un fattore fondamentale
per la distribuzione dei multigas
e dei green gas. Noi dobbiamo
continuare a investire in un sistema
gas, nonostante le previsioni di
calo della domanda, ma dobbiamo
continuare a investire anche nella
ricerca. Ci auguriamo che le
istituzioni politiche e di regolazione
abbiano presente la situazione
attale che vive il settore. Serve
infine che l’industria di settore
faccia sistema”.
Il pro-memoria di UTILITALIA
Nel suo intervento, Francesco
Macrì, vice-presidente di Utilitalia,
la federazione che riunisce oltre
500 aziende e società che operano
nei servizi pubblici di acqua,
ambiente, energia elettrica e gas,
ha ricordato il ruolo del sistema
– tradizionali e rinnovabili – e vettori
differenti – elettrico e gas – che
devono cooperare per garantire
il processo di transizione al minor
costo possibile. A nostro modo di
vedere occorre rendere coerente
il sistema. Un sistema che per
il prossimo futuro prevede una
contrazione dei consumi di gas e
che, allo stesso tempo, è chiamato
a garantire costi competitivi.
Banalmente, i costi che già oggi
gravano sul sistema gas a livello
nazionale, domani graveranno
su un volume di consumi più
contenuto. Ed è inevitabile che
i costi infrastrutturali andranno
a crescere. Per questo diciamo
che dobbiamo dare coerenza
al Piano. Per quanto riguarda le
prospettive future, noi avremo un
settore, quello industriale, che
continuerà a essere alimentato
a gas e che già oggi vale il 30%
circa della domanda nazionale.
E al momento non esistono
alternative praticabili. Certo, in
prospettiva ci sarà l’idrogeno,
ma oggi come oggi alternative
radicali non esistono. Per questo
sosteniamo l’idea che occorra
una valutazione economica e non
solo ambientale. Non dobbiamo