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47 C I G M A G A Z I N E o due serbatoi di GNL, che ormai hanno potenze superiori ai 450 CV e un peso totale a terra (PPT) di 50 tonnellate. Per le distanze poi, basti citare, il record messo a segno a ottobre 2018 da un Iveco Stralis NP LNG, da 460 CV con doppio serbatoio, che ha percorso con un solo pieno di GNL i 1728 km della tratta Londra- Madrid senza effettuare soste per fare rifornimento, superando di 318 km il precedente primato e di 178 l’autonomia dichiarata dal costruttore in fase di omologazione per il ciclo misto. Un risultato indubbiamente significativo perché ottenuto su normali strade e autostrade aperte al traffico. Il tutto con un risparmio dei costi di carburante rispetto a un analogo modello a gasolio intorno al 40% (circa 228 euro). Un successo che non poteva che essere italiano, poiché inserito appieno nella consolidata tradizione industriale del metano per autotrazione (sia per nella produzione di veicoli nuovi che nell’after market), ha consentito un certo sviluppo del mercato anche nel comparto della trazione pesante. In questo favorevole contesto, a partire dalla prima metà degli anni ’90 del secolo scorso sono stati sviluppati e commercializzati veicoli industriali per la raccolta e il compattamento dei rifiuti con un PPT dalle 18 alle 26 tonnellate alimentati a gas naturale compresso (GNC), a cui sul finire degli anni 2000 si sono affiancati veicoli per la distribuzione urbana delle merci. Nei primi anni ’10 si è arrivati alla distribuzione regionale, grazie a trattori stradali con PPT 40 t e potenze superiori ai 300 CV e autonomie intorno ai 450 km, a cui si sono subito affiancati i primi veicoli alimentati a GNL,