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L’evoluzione della quota d’obbligo (fonte GSE)
europee in termini di utilizzo
di carburanti rinnovabili nei
trasporti); la distribuzione
dell’onere dell’incentivo sui
soggetti che hanno l’obbligo
di immissione in consumo di
biocarburanti (ritiro oneroso
dei certificati di immissione in
consumo e differenziali per il
ritiro del biometano); il sostegno
alle riconversioni degli impianti
a biogas (con conseguente
riduzione dei costi della
componente Asos, cioè della
spesa per oneri di sistema, della
bolletta elettrica); la promozione
della diffusione degli impianti di
produzione da altri biocarburanti
avanzati diversi dal biometano.
Nel suo intervento Valenzano ha
ricordato anche le numerose altre
novità introdotte e di conseguenza
i compiti che la legge affida al
Gestore.
“Il decreto introduce uno
schema, già obbligatorio per
i biocarburanti, con il quale
vengono definite le quote
d’obbligo crescente per i
biocarburanti avanzati. Si tratta
dell’articolo 4, che istituisce
presso il GSE il Registro nazionale
delle garanzie d’origine del
biometano. L’emissione della