CDA Dicembre 2021 | Page 33

Focus Trattamento acqua tecnologica citato , ricordiamo che all ’ installatore di un impianto termico è richiesta la prima compilazione del libretto d ’ impianto e quindi la parte relativa al trattamento di cui stiamo parlando ; al manutentore incaricato dal responsabile dell ’ impianto spetta poi l ’ aggiornamento del libretto ; e che nel Rapporto di Controllo e di Efficienza Energetica Tipo 1 nelle sezioni C e F si parla di trattamento acqua . Ad oggi inoltre con la pubblicazione della nuova UNI 8065 la modulistica Ministeriale non è minimamente cambiata . La nuova versione aggiorna anche gli aspetti legati ai nuovi dispositivi entrati nel mercato . Ricordando che sono le Norme ad inseguire il mercato , l ’ aggiornamento introduce e cita l ’ adozione di nuovi dispositivi come i defangatori con magneti estraibili , sistemi di filtraggio , la demineralizzazione ( spinta da alcuni costruttori ), degassificazione e disareatori automatici , la disinfezione degli impianti prima della messa in funzione soprattutto quelli ad uso sanitario ( sia di nuova realizzazione che di ristrutturazione ) e l ’ uso di antigelo non tossico vietando di fatto l ’ uso di glicole etilenico . La parte su cui ci soffermiamo è molto semplice e merita comunque un paio di considerazioni , oggi sottointese ma non troppo .
La corrosione da ossigeno Negli impianti termotecnici in generale si possono riscontrare danni per il mancato trattamento dell ’ acqua ovvero perdite percentuali di efficienza energetica dovuti principalmente a :
- incrostazioni , - depositi di calcare , - corrosioni in generale , - formazioni microbiologiche , - congelamento , - degrado del fluido termovettore .
La corrosione può avvenire per la presenza di ossigeno nell ’ acqua , per sotto deposito in modo elettrochimico ; per correnti vaganti ; per formazioni acide diffuse e localizzate . La corrosione investe principalmente i materiali metallici in particolare gli acciai basso legati , il rame , il ferro zincato , la ghisa , l ’ alluminio , e gli
acciai inox . Anche se non trattati espressamente nella UNI 8065 , i materiali sintetici tipo polietilene , polipropilene e multistrato se non soggetti a corrosione in alcuni casi possono essere oggetto di veicolo di ossigeno all ’ interno dei nostri impianti . La corrosione da ossigeno è un fenomeno naturale , ossia l ’ ossidazione dell ’ acciaio , o più in generale delle leghe di materiali ferrosi . Il ferro in natura non si trova allo stato puro ma combinato con l ’ ossigeno a formare l ’ ossido di ferro . La separazione dall ’ ossigeno avviene in fase di produzione e fusione in altoforno . L ’ acciaio in forma solida cosi prodotto tenderà ad assorbire ancora ossigeno e dall ’ aria e dall ’ acqua cercando di ristabilire l ’ e- quilibrio naturale con il processo di ossidazione . I materiali ferrosi o le loro leghe prima citati , che si usano negli impianti termotecnici , non assorbono l ’ ossigeno presente nella molecola di acqua , se non in minima parte , ma dalla presenza di aria disciolta o in microbolle presente nell ’ acqua usata come termovettore . L ’ aria disciolta nell ’ acqua presenta un contenuto di ossigeno superiore del 21 % presente nell ’ aria allo stato libero . Siamo nell ’ ordine di grandezza attorno al 35 %. Ne consegue che l ’ ossigeno presente nell ’ aria sotto forma di microbolle nelle acque degli impianti viene assorbito dall ’ acciaio presente nelle tubazioni e nei generatori principalmente for-
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