In caso di accordo extragiudiziale, questo dà luogo ad una liquidazione con cui il dipendente
rinuncia ad essere reintegrato in cambio di una somma di denaro. Questa dipende da diversi
fattori e circostanze, ma di solito si colloca tra 6 e 15 mensilità.
SCHEDA RIEPILOGATIVA :
Licenziamenti Collettivi – Disciplina sanzionatoria
Paese
Belgio
Disciplina sanzionatoria
La legge “Renault” regola le sanzioni applicabili per il mancato rispetto delle procedure nel seguente modo:
i rappresentanti dei lavoratori devono formulare le loro obiezioni entro 30 giorni dalla notifica del
progetto di licenziamento. Se non lo fanno la procedura si suppone correttamente svolta e anche i
singoli lavoratori perdono la possibilità di contestare il licenziamento;
i singoli lavoratori interessati devono contestare il rispetto della procedura entro 30 giorni dal
licenziamento o dalla data in cui il licenziamento assume la veste di “collettivo”;
se queste rivendicazioni sono giudicate fondate (dal datore di lavoro o dal tribunale del lavoro) le
conseguenze sono le seguenti:
- se il rapporto di lavoro non è ancora terminato, il preavviso deve essere sospeso fino a 60 giorni dopo
la notifica al servizio per il lavoro competente;
- se il rapporto di lavoro è terminato, il lavoratore deve richiedere di essere reintegrato al lavoro. Se il
datore non lo reintegra entro 30 giorni, è soggetto al pagamento della retribuzione dalla fine del
contratto fino a 60 giorni dopo la notifica del progetto di licenziamento. In caso di reintegra deve pagare
la retribuzione non corrisposta dopo la fine del contratto.
È previsto, inoltre, che lo Stato possa recuperare gli aiuti federali (così come le regioni quelli regionali) concessi ai
datori di lavoro che non rispettano le regole e le procedure fissate per i licenziamenti collettivi.
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Danimarca
Francia Il datore di lavoro incorre in sanzioni civili o penali in caso di irregolarità nella procedura di consultazione dei
rappresentanti del personale e d'informazione dell'amministrazione.
sono previsti pagamenti da parte del datore di lavoro a favore del fondo per l'assicurazione contro la
disoccupazione. Inoltre i pregiudizi subìti dai lavoratori dipendenti aprono il diritto a varie indennità, in particolare
per:
• licenziamento senza causa reale e seria: almeno 6 mesi di salario.
• irregolarità nella procedura di colloquio preliminare, o per notifica irregolare dei licenziamenti (fino a un mese di
salario al massimo per i lavoratori dipendenti aventi almeno 2 anni d'anzianità o che lavorano in un'impresa con
almeno 11 lavoratori dipendenti) o nei casi in cui il datore di lavoro non abbia rispettato le disposizioni relative
all'assistenza del lavoratore da parte di un consulente esterno.
Germania L’indennità consiste in una somma non superiore a dodici mensilità di retribuzione. Se il lavoratore ha superato il
50° anno di età e se il rapporto di lavoro ha avuto una durata di almeno 15 anni, l’importo liquidabile a titolo di
indennizzo può essere elevato fino ad un massimo di 15 mensilità; sino a 18 mensilità, se il prestatore di lavoro ha
superato il 55° anno di età e se il rapporto di lavoro ha avuto una durata di 20 o più anni.
La reintegrazione del lavoratore è prevista dalla legge, una volta esaurita la procedura di consultazione del
Consiglio d’azienda, nella quale esso abbia esercitato il proprio diritto di opposizione. La reintegrazione del
lavoratore è prevista anche nei casi in cui il licenziamento sia palesemente inefficace, oppure sia intervenuta una
sentenza di primo grado che abbia accertato l’inefficacia del licenziamento. In caso di sentenza definitiva, il datore
di lavoro soccombente in giudizio che non abbia provveduto a reintegrare il lavoratore durante il giudizio è tenuto
Benchmarking sulla flessibilità in uscita in Europa
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