V iviamo in una società in evoluzione e nella quale tutto muta repentinamente: i rapporti tra i partner, la famiglia, il lavoro, la scuola. Le coppie si separano dai primi anni di convivenza. I bambini crescono con i genitori divisi o con un solo genitore, a volte in famiglie“ allargate”.
I G E N I T O R I S O N O
L A S C I A T I
D A
S O L I, C O N M E T T E R E E
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L A
L O R O I N S I E M E
G E N E R A L E
D I F F I C O L T À
D I C A S A E L A V O R O
H A N N O P O C O
T E M P O
P E R I F I G L I. I bambini sono affidati alle istituzioni, asili e scuole, o a persone di fiducia. f i a b a e g i o c o p e r c r e s c e r e
Maneggiano precocemente strumenti come televisione, computer, cellulari ma non hanno mai corso a piedi nudi sul prato, non hanno colto un frutto dall’ albero, non hanno visto una gallina razzolare sul prato. I bambini sono svegli e alcuni genitori gli insegnano a leggere e a scrivere prima dell’ entrata a scuola. La loro giornata è densa di varie attività, tutto il loro tempo deve essere riempito.
C I
S I A M O B A M B I N I
P E R A M A R L I, A S C O L T O G E N Z E
D I M E N T I C A T I D E V O N O
P R I M A
E S S E R E
C O S A A V E N D O S U L L E
L O R O
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B A M B I N I. D O B B I A M O
V E R E
T O T A L E E S I-
G E N Z E. I bambini hanno bisogno di due cose: ascoltare le fiabe e giocare. Con l’ ascolto della fiaba il bambino impara a vivere perché le fiabe sono dei racconti fantastici su avvenimenti reali.
Nella trama del racconto si intrecciano i rapporti tra le persone, tra genitori e figli, tra coniugi, tra ricchi e poveri. Di solito è il più piccolo dei fratelli che riesce nell’ impresa.
I L C H E
P R O T A G O N I S T A È U N
S A P A T E R N A R E Z Z E, S A
A B B O N D O N A R E C O N
T U T T E M E T T E R S I
L E
G I O V A N E L A
S U E
C A S A S I C U-
I N D I F F I C O L T À.
C A M M I N O
E A F F R O N T A R E L E
È umile e ascolta i consigli che riceve. Nella fiaba aleggia il senso della giustizia, il buono otterrà il premio e il cattivo avrà la punizione.
Alcuni genitori non raccontano le fiabe ai loro figli perché credono non siano reali. Altri pensano che abbiano immagini troppo“ crude” ma fanno vedere loro il telegiornale dove ci sono scene drammatiche e reali. I L
B A M B I N O S T I C A R E M E T T E
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H A P E R C H É
B I S O G N O C O S Ì
M O V I M E N T O I M M A G I N A Z I O N E, R E N D E L A
M E N T E.
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F A N T A- F A C E N D O L A
S U A E L A S T I C A
Ogni bambino ha la sua fiaba preferita e vuole ascoltarla di continuo perché in quella trama ci sono temi che ha bisogno di elaborare. Dalle fiabe prende spunto per risolvere fatti concreti.
Il gioco è l’ attività più importante per il bambino. C O N I L
G I O C O S I
P R E P A R A
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D I V E N T A R E R I P R O V A A F A R E S V O L G E R E I V A R I
G R A N D E, P R O V A
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I L M E S T I E R I.
G E N I T O R E, A
- Vuole giocare alla guerra e maneggiare le armi per imparare a difendersi da solo.- Per questo sia maschi che femmine dovrebbero giocare sia con le bambole che con le armi e non è detto che diventeranno violenti.- Con i giochi come“ guardie e ladri”,“ nascondino”,“ mosca cieca” il bambino vuol provare i diversi ruoli, una volta ha piacere di essere acchiappato e un’ altra preferisce il ruolo più attivo di acchiappare.- Quando gioca a“ nascondino” sperimenta i temi:“ posso allontanarmi da casa e so tornarci?”- Quando gioca a“ mosca cieca” deve sapersela cavare senza il senso delle vista e così gli altri sensi devono stare più desti.
Q U A N D O M E T T E
I L D E L L E
B A M B I N O
R E G O L E R I S P E T T A R E, Q U A N D O G L I E S S E R E
A L T R I
L E C O N D I V I S E.
R E G O L E
G I O C A C H E G I O C A
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S I D E V E C O N
D E V O N O
Secondo Bettelheim [ vedi nota ] i bambini che vanno meglio a scuola sono quelli che hanno ascoltato le fiabe e quelli che hanno giocato, perché sanno crearsi delle immagini e delle rappresentazioni. Questi bambini sono quelli che, una volta diventati adulti, saranno pronti ad affrontare le varie difficoltà e non cadere nei tranelli delle droghe, dell’ alcolismo, della ludopatia.
E l i s a b e t t a A n g i u s
P E DA G O G I S TA
Bruno Bettelheim: noto pedagogista austro-americano
MOZART BAMBINO MOZART ASSASSINATO
Ah, che viso adorabile! Era nato da questa coppia come una sorta di frutto dorato.... Mi chinavo su questa fronte liscia, su questa dolce smorfietta delle labbra e mi dicevo: Ecco il viso di un musicista, ecco Mozart bambino, ecco una bella promessa della vita. I piccoli principi delle leggende non erano per nulla differenti da lui: protetto, accolto, curato, cosa non sarebbe potuto divenire! la si favorisce.
Quando nei g i a r d i n i nasce una rosa nuova... ecco tutti g i a r d i n i e r i che si commuovono. Si isola la rosa, la si coltiva,
Ma non ci sono giardinieri per gli uomini. Mozart bambino sarà segnato come gli altri dalla macchina d ' imbottigliamento....
Mozart è condannato!
( Antoine del Saint ' Exupéry, Terre des hommes)