HYPERICUM PERFORATUM
Nell’Antichità veniva chiamato
lo “Scacciadiavoli” in quanto le
sue proprietà rasserenanti lo
rendevano un toccasana per la
psiche tormentata, ma non
solo!
La leggenda afferma che questo fiore è in grado di proteggere dal malocchio e da ogni
male e patimento, specie se
raccolto prima del sorgere del
sole e, preferibilmente, il giorno di San Giovanni, appunto, il
24 giugno. In questo periodo
infatti è nel suo massimo
splendore!
I viandanti se lo portavano
appresso, anche sotto forma di
oleolita, per le sue qualità lenitive; veniva poi appeso alla
porta di casa, a volte anche
sotto forma di ghirlanda; e
veniva pure lanciato sul tetto,
perché proteggeva dai fulmini!
L’utilizzo delle leggende è
andato perso, ma è rimasto il
suo uso per i problemi di pelle
e depressione.
Infatti, ancora oggi la tintura
madre viene consigliata per
l’umore. In molti riescono
così, in un modo molto naturale, a superare quei momenti
difficili, in cui l’animo è appesantito e annuvolato!
E l’umore ne trarrebbe beneficio anche andando per una
gita in campagna, a raccogliere
il fiore, per farne poi un ottimo oleolita, dal colore rossissimo, che già solo a guardarlo
tira sul il morale! Il preparato
ottenuto andrà benissimo peri
problemi alla pelle.
[Nota Bene, le indicazioni a
lato valgono per ogni tipo di
oleolita casereccio che si
abbia voglia di preparare!]
l’oleolita di iperico
L’ E r b a d i S a n G io va nni
1 Raccogliere i fiori e metterli in un
vaso di vetro con chiusura.
[La stessa procedura vale con ogni tipo
di infiorescenza o aroma.]
2 Riempire il vaso con del buon olio
vegetale spremuto a freddo, per esempio: olio d’oliva, olio di mandorle, olio
di jojoba...
[Tenete conto che l’olio di oliva ha un
profumo e consistenza intensa, quindi
se preparate questo oleolita per la bellezza della pelle sarà meglio preferire
un olio più delicato.]
3 Chiudete il vaso e ponetelo in un
luogo ben soleggiato, per almeno 4 settimane, ovvero una lunazione. Dovrete
scuotere e girare il vaso spesso, in
modo che i raggi del sole raggiungano
ogni parte del contenuto.
[Alcuni sostengono che è meglio ritirare il vaso durante la notte, così che non
sia colpito dai raggi lunari, che potrebbero interferire conferendo informazioni lunari, in contrasto con quelle del
sole....]
4 Dopo le settimane indicate, in cui il
vaso è rimasto esposto al sole estivo,
vedrete che l’olio avrà assunto una
colorazione rosso intenso.
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4
5 Ora l’oleolita casereccio è pronto e può
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essere versato nel suo contenitore definitivo
per poi essere messo in un luogo asciutto e
buio, per qualche tempo.
Ecco, il vostro balsamo per lenire la pelle,
per addolcirla, ammorbidirla, curarla, è a
vostra disposizione!