Casa Manuelli Magazine Estate 2014 | Page 2

HYPERICUM PERFORATUM Nell’Antichità veniva chiamato lo “Scacciadiavoli” in quanto le sue proprietà rasserenanti lo rendevano un toccasana per la psiche tormentata, ma non solo! La leggenda afferma che questo fiore è in grado di proteggere dal malocchio e da ogni male e patimento, specie se raccolto prima del sorgere del sole e, preferibilmente, il giorno di San Giovanni, appunto, il 24 giugno. In questo periodo infatti è nel suo massimo splendore! I viandanti se lo portavano appresso, anche sotto forma di oleolita, per le sue qualità lenitive; veniva poi appeso alla porta di casa, a volte anche sotto forma di ghirlanda; e veniva pure lanciato sul tetto, perché proteggeva dai fulmini! L’utilizzo delle leggende è andato perso, ma è rimasto il suo uso per i problemi di pelle e depressione. Infatti, ancora oggi la tintura madre viene consigliata per l’umore. In molti riescono così, in un modo molto naturale, a superare quei momenti difficili, in cui l’animo è appesantito e annuvolato! E l’umore ne trarrebbe beneficio anche andando per una gita in campagna, a raccogliere il fiore, per farne poi un ottimo oleolita, dal colore rossissimo, che già solo a guardarlo tira sul il morale! Il preparato ottenuto andrà benissimo peri problemi alla pelle. [Nota Bene, le indicazioni a lato valgono per ogni tipo di oleolita casereccio che si abbia voglia di preparare!] l’oleolita di iperico L’ E r b a d i S a n G io va nni 1 Raccogliere i fiori e metterli in un vaso di vetro con chiusura. [La stessa procedura vale con ogni tipo di infiorescenza o aroma.] 2 Riempire il vaso con del buon olio vegetale spremuto a freddo, per esempio: olio d’oliva, olio di mandorle, olio di jojoba... [Tenete conto che l’olio di oliva ha un profumo e consistenza intensa, quindi se preparate questo oleolita per la bellezza della pelle sarà meglio preferire un olio più delicato.] 3 Chiudete il vaso e ponetelo in un luogo ben soleggiato, per almeno 4 settimane, ovvero una lunazione. Dovrete scuotere e girare il vaso spesso, in modo che i raggi del sole raggiungano ogni parte del contenuto. [Alcuni sostengono che è meglio ritirare il vaso durante la notte, così che non sia colpito dai raggi lunari, che potrebbero interferire conferendo informazioni lunari, in contrasto con quelle del sole....] 4 Dopo le settimane indicate, in cui il vaso è rimasto esposto al sole estivo, vedrete che l’olio avrà assunto una colorazione rosso intenso. 5 1 2 4 5 Ora l’oleolita casereccio è pronto e può 2 essere versato nel suo contenitore definitivo per poi essere messo in un luogo asciutto e buio, per qualche tempo. Ecco, il vostro balsamo per lenire la pelle, per addolcirla, ammorbidirla, curarla, è a vostra disposizione!