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numero OTTO SETTEMBRE 2013
magazine
U N
F U T U R O
Una foresta vergine è il prodotto dei milioni di anni trascorsi dalle origini del nostro pianeta. Se viene abbattuta,
un’altra foresta potrà crescere, ma la continuità verrà
interrotta.
Lo sconvolgimento dei cicli biologici naturali delle piante
e degli animali significa che la foresta non sarà mai più
come sarebbe stata se non avesse subìto la distruzione.
I vantaggi concessi dal taglio della foresta (occupazione,
profitti, maggiori esportazioni, carta e cartone a prezzo
minore) sono a breve termine.
Una volta che la foresta viene tagliata o sommersa, però,
il rapporto con il passato è svanito per sempre, e ciò
potrebbe essere fonte di rimpianto per ogni generazione
che ci seguirà su questa Terra.
P E R
T U T T I
L’ambiente veramente incontaminato ha oggi un grande
valore, perché è già un bene scarso, che in futuro, considerando il mondo nel suo complesso, diventerà ancora
più raro. E’ per questo motivo che gli ambientalisti hanno
ragione a parlare dell’ambiente naturale come di “un’eredità del mondo”.
Si tratta di qualcosa che abbiamo ereditato dai nostri
antenati e che dobbiamo proteggere, se vogliamo che i
nostri discendenti ne godano.
In confronto a società molto più stabili e tradizionaliste, il
nostro moderno ethos politico dimostra una forte difficoltà a riconoscere i valori di lungo termine. (...)
Dobbiamo stare attenti a non infliggere danni irreparabili
alle generazioni future.
[Peter Singer, La vita come si dovrebbe]