CAR Ottobre 2025 | Page 55

Da sinistra: i filtri abitacolo spesso sono sotto la plancia e richiedono di smontare molte componenti
L’ operatore si trova a lavorare in posizioni non proprio comode
Sotto: il dettaglio di un filtro sporco
Nell’ inserire il filtro nuovo attenzione al lato: la direzione è importante
installare in officina. All’ epoca i filtri avevano una porosità studiata per fermare le polveri più grandi e i fastidiosi pollini. Poi con il tempo e la diffusione sono stati perfezionati inserendo varie capacità filtranti e i carboni attivi per rimuovere dall’ aria anche i cattivi odori. Oggi con le concentrazioni elevate di smog in città, i filtri abitacolo contribuiscono al benessere di chi viaggia in auto. L’ abitacolo infatti contiene pochi metri cubi di aria e le concentrazioni di sostanze nocive potrebbero farsi importanti. Se il filtro abitacolo viene sostituito alle scadenze previste dal costruttore( in media ogni 15-20mila chilometri e almeno una volta l’ anno) l’ a- ria dentro l’ auto sarà sicuramente più“ leggera”. Ricordiamo che oggi tutte le auto, anche le più economiche, sono dotate di questo presidio per la qualità dell’ aria e che sul mercato aftermarket ci sono prodotti con qualità anche superiori rispetto alla prima installazione del costruttore.
DUE PRINCIPALI CATEGORIE Il filtro abitacolo normale che i tecnici chiamano particellare è progettato e costruito con materiale filtrante per bloccare polveri, polline e particolato. La parte filtrante sembra cartone, ma in realtà è in fibre di poliestere intrecciate. La costruzione con materiale sintetico rispetto alla cellulosa impedisce che muffe, batteri e altri microrganismi possano creare sgradevoli colonie sulla parte filtrante. I filtri al carbone attivo, o combinati, oltre all’ azione meccanica di trattenere le particelle offrono una reazione molecolare dei granuli di carbone. Questa reazione del carbone permette di bloccare gli inquinanti gassosi e gli idrocarburi dispersi nell’ aria e di assorbire gli odori sgradevoli.
DOVE SI TROVA IL FILTRO ABITACOLO? Trovare il filtro abitacolo non deve essere una caccia al tesoro: le informazioni sull’ alloggiamento e le procedure di sostituzione sono riportate nei dati tecnici dei costruttori, presenti anche nei database delle diagnostiche più diffuse. Spesso i costruttori dei filtri appongono un codice QR sulla confezione che inquadrato con lo smartphone permette di scaricare le info tecniche necessarie. C’ è da dire che i progettisti di automobili non sempre tengono come priorità la facilità di sostituzione come ci si aspetterebbe da un dispositivo ad alta rotazione come questo. Chi percorre 30-40mila chilometri l’ anno dovrebbe cambiarlo ogni sei mesi … Se in alcune auto il filtro è facilmente accessibile in altre è davvero scomodo e richiede vere contorsioni all’ autoriparatore. Le collocazioni più diffuse sono queste: sul lato destro della plancia, in corrispondenza della ventola, sotto la plancia( molto scomodo). Meno frequente ma possibile anche sul lato
sinistro zona pedaliera, dove è davvero poco lo spazio per lavorare. Alla base del parabrezza con accesso dal vano motore, una delle collocazioni migliori e più comode. Infine dietro il cassetto portaguanti di fronte al passeggero, quindi con la necessità di rimuoverlo stando attenti a non fare danni. Questo ci fa capire che nella maggior parte dei casi non sarà possibile al proprietario dell’ auto un’ operazione“ fai da te” e si dovrà affidare al professionista.
GIOCATEVI LA CARTA Quando entra nella vostra carrozzeria una vettura proponete sempre al proprietario la sostituzione del filtro abitacolo, spiegando che un filtro intasato può addirittura fare peggiorare la qualità dell’ aria dentro la vettura rispetto a quella esterna. Che un filtro trascurato potrebbe fare proliferare le muffe le cui spore sono molto dannose per la salute. Infine un filtro intasato riduce la portata dell’ aria del climatizzatore peggiorando la capacità di raffreddare l’ abitacolo in estate, causa minore capacità di disappannare il parabrezza e comporta anche possibili danni alla ventola interna che viene sottoposta a maggiore sforzo meccanico. I vostri clienti potrebbero dunque apprezzare molto questo servizio … perché non provarci?
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