CAR Marzo 2025 | Page 14

ostacoli pensando al benessere collettivo . Le guerre recenti in cui si sono imbarcati i carrozzieri alla fine hanno fatto perdere lavoro e marginalità ».
Va bene , stop ai bellicismi , ma poi come si fa a muoversi tra i lupi ? « Visto che ci muoviamo in un ambiente sociale , rispetto ai lupi noi abbiamo l ’ arma del dialogo . Da una parte dobbiamo mettere a terra con sincerità tutti i nostri problemi e le nostre criticità e poi dialogare con le controparti per ottenere dei risultati concreti , ma di lungo respiro . Esempio pratico : il muro secco e duro con ANIA non è servito . Meglio incontrarsi e dialogare . Oggi abbiamo già fatto 3 incontri e abbiamo un calendario di appuntamenti . Abbiamo delle linee guida e cercheremo di portare a casa il massimo per i nostri associati . La squadra lavora unita pur con compiti divisi e specifici per competenze . La squadra lavora per gli interessi nazionali ma dialoga con il territorio ».
Fronte ricambio personale : qualcosa di concreto c ’ è già ?
« Fare circolare le informazioni su cosa fa Confartigianato Carrozzieri non è solo trasparenza …»
« Sì . Negli ultimi anni ho già lavorato molto sul mio territorio . È un ’ esperienza personale ma ha funzionato e può essere replicata con successo a livello nazionale . Con i Salesiani e attraverso gli IFTS abbiamo realizzato dei corsi che hanno portato a formare giovani poi inseriti in carrozzeria nel territorio bresciano . Non è un percorso facile , perché bisogna fare dialogare più realtà : l ’ istituto di formazione , il territorio , la regione e le agenzie del lavoro . A Brescia ci siamo riusciti . Ma come detto servono l ’ ente per la formazione , la politica , le infrastrutture e le agenzie del lavoro . Ora dobbiamo rendere tutto più facile e replicabile in altre realtà ».
I genitori capiscono che la carrozzeria è cambiata ? « Tasto dolente . Le famiglie ma anche i giovani pensano ancora che le carrozzerie siano ambienti sporchi , poco sani e con un lavoro pesante . Invece la carrozzeria ha fatto grandi cambiamenti e oggi sono dei multicenter in cui si fanno tante operazioni di riparazione . Servono e serviranno sempre di più degli Open Day e delle campagne di informazione per fare toccare con mano la nuova realtà del lavoro in carrozzeria . La carrozzeria oggi offre un lavoro stabile e sicuro che in tempi di Intelligenza Artificiale è tanta roba … Poi nei corsi che abbiamo fatto c ’ è stato un tasso di frequenza e partecipazione altissimo : vuole dire che se si conosce il lavoro poi lo si apprezza ».
Proviamo a fare l ’ identikit della carrozzeria ideale ? « Difficile rispondere . Anzi , la risposta giusta è che ogni carrozziere deve essere libero di essere l ’ imprenditore che si sente di essere . Piccolo , grande , convenzionato , non convenzionato . Per me l ’ unica cosa importante e fondamentale è che abbia un approccio etico al lavoro a salvaguardia della sua attività e di tutta la categoria . Oggi noi carrozzieri siamo una sorta di garante / fornitore della mobilità . Abbiamo delle responsabilità dirette verso il cliente ma anche verso la collettività , con chi va a lavorare tutte le mattine e con chi accompagna scuola i propri figli ».
Un messaggio ai carrozzieri ? « Semplice . Dobbiamo lavorare con serietà e cercare di essere uniti nelle strategie fondamentali per la sostenibilità delle nostre aziende e del comparto . In pochi non si va lontano . Oggi servono legittimazione e consenso . Sono ottimista per il futuro . La categoria sta cambiando mentalità e i giovani daranno un ’ ulteriore spinta ».
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