Sul volgere del 2024 Confartigianato Carrozzieri ( ANC ) si è “ regalata ” un nuovo Presidente : Mario Andreassi , dinamico ingegnere , titolare di una carrozzeria storica di Brescia che ha le idee chiare , molta preparazione e strategie vincenti per la categoria . Soprattutto ama far girare le informazioni
Renato Dainotto - Foto Photo-R
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’ elezione del nuovo Presidente di Confartigianato Carrozzieri porta in sé un grande potenziale . Perché ? Perché per i prossimi 4 anni sarà Presidente Mario Andreassi , che rappresenta davvero un grande rinnovamento . Mario Andreassi è stato il candidato perfetto : giovane , non troppo per mancare di esperienza , ma quanto basta per essere in quella fase della vita in cui si raccolgono le sfide con entusiasmo , si ha l ’ energia per raggiungere l ’ obiettivo , passando per tutte le tappe necessarie . In più , sin dai primi scambi di conversazione si capisce che non ci si trova davanti a uno dei tanti “ one man show ”, come dicono gli americani , ma a una persona che conosce il valore oltre che il significato del lavoro in team . Poi ovviamente ha una carrozzeria ma anche un percorso importante di formazione che non è solo una laurea in ingegneria , ma un costante approfondimento di discipline strategiche come le scienze gestionali . Con queste premesse che dire ?, il futuro della sua carrozzeria e in parte di quello della categoria è in buone mani … Ma conosciamolo meglio .
«... una persona che conosce il significato di lavorare in team , di condividere …»
mia carrozzeria sono entrato in Acoat di AkzoNobel e ho imparato molto sulla gestione e sul controllo dei conti e ho cercato di esportare ai miei colleghi queste opportunità di crescere come imprenditori . Mi sono impegnato molto a livello provinciale e regionale , ho lavorato molto sulla divulgazione di quello che facevamo in provincia e regione : la circolazione delle informazioni è fondamentale . Se fai delle cose buone e nessuno ne viene a conoscenza che senso ha ? Poi alla fine sono arrivate le elezioni nazionali del 2024 con una convergenza di fattori perché oltre all ’ entusiasmo di voler fare la mia era ed è una proposta allargata , non di un singolo uomo , ma di una squadra di lavoro . Sono stato capito , compreso ed eletto ».
Una squadra ? In che senso ? « Perché ho impostato il mio lavoro sul valore della squadra dei Presidenti regionali per coinvolgere tutti ma anche per dare voce a tutti . Mi piace pensare che più che il Presidente sono il rappresentante degli interessi di tutti coadiuvato dai due vicepresidenti : Antonio Danesin ( Veneto ) e Antonio D ’ Albore ( Campania )».
Andreassi , chi glielo ha fatto fare a candidarsi ? « Facciamo una premessa . La mia famiglia ha una carrozzeria dagli anni 80 ma io , quando ero uno studente , non pensavo di fare questo lavoro . Poi però è scattato qualcosa e mi sono detto … ci voglio provare . Ci ho provato , lavorando sodo , impegnandomi a 360 ° non solo in azienda e oggi sono dove volevo arrivare alcuni anni fa . Parallelamente , appena laureato , sono entrato “ in azione ” anche in Confartigianato , in punta di piedi ovviamente , ma l ’ ho fatto consapevolmente . Nella mia visione era importante essere dentro anche alla politica che gira intorno al nostro lavoro . Nel 2016 sono diventato Presidente provinciale . Ho speso tante energie in questo ruolo e questo mi ha dato visibilità . Ho sempre spinto perché il carrozziere diventasse un vero imprenditore . Con la
Quali sono stati i punti cardine , gli stimoli della campagna elettorale ? « Il primo , il più importante , è stato quello di mettere in atto delle strategie per cercare di favorire il ricambio generazionale in carrozzeria . Oggi siamo di fronte a una situazione difficile : quando il personale va in pensione la sostituzione è davvero difficile e onerosa . Poi , intensificare la comunicazione con gli associati . Non è pensabile che nell ’ era della comunicazione digitale i carrozzieri aderenti a Confartigianato non sappiano cosa stiamo facendo per loro . Per avere una base solida di iscritti dobbiamo fare sapere a tutti che esistiamo e che stiamo lavorando per loro . Poi , eliminare l ’ approccio di fare guerra alle controparti in caso di differenti opinioni . Oggi fare la guerra fa solo male , bisogna trattare e dialogare per rimuovere gli
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