CAR Lug/Ago 2025 | Page 25

A sinistra: direttamente dalla platea Cristiano Veloccia, carrozziere su Roma: ci conferma la preoccupazione sul ricambio generazionale
tecnico, le nostre classi sono rivolte a persone adulte in età lavorativa che sono inoccupate o disoccupate; è un investimento tutto privato che sta portando risultati soddisfacenti, sebbene rappresentino una goccia in mezzo al mare: abbiamo avuto più di 240 allievi, di cui 145 stanno lavorando in una carrozzeria ».
Quali i tratti di questa“ emergenza ricambio generazionale”? « C’ è una carenza incredibile di manodopera, c’ è grandissima mancanza di persone nuove interessate ad approcciarsi a questo mestiere e nello stesso tempo la frenesia moderna porta i carrozzieri ad avere sempre meno tempo da dedicare agli apprendisti. Noi tentiamo di colmare questo gap, questo tempo che non c’ è più cercando le persone giuste, motivandole e formandole adeguatamente per inserirle nel settore automotive. È una grossa sfida che Cassani ha deciso di prendere e portare avanti perché tutela tutti, basti pensare che oggi molte realtà rinunciano a flussi di lavoro perché non hanno la manodopera per poterlo sviluppare. Queste sono problematiche che nella catena della riparazione riguardano la carrozzeria, il colorificio, la multinazionale di vernici, quindi è un lavoro che dobbiamo fare tutti insieme. Le 20
Academy non si sono svolte tutte nella nostra sede di Milano, abbiamo portato questo format in giro per l’ Italia: a Venezia, Genova, Torino, Roma, collaborando con altri distributori italiani e rompendo quei muri di indifferenza che ci possono essere tra colleghi, lavorando insieme per raggiungere dei risultati che fanno bene a tutti ».
Marco tu non sei solo un carrozziere, perché utilizzi parte del tuo tempo per insegnare e trasmettere ai giovani delle scuole ENAIP di carrozzeria quelle qualità che fanno di un artigiano un lavoratore diverso. Eppure nella tua azienda hai un tintometro semiautomatico; non temi che tutta questa tecnologia trasformerà la carrozzeria in un ambiente in cui non troveremo più uomini? « Non penso, ho preso un tintometro semiautomatico e come conseguenza ho assunto due persone in più, perché il nuovo strumento ci ha permesso di aumentare la produzione. Non solo: sono diventato più attrattivo nei confronti del cliente e dei futuri collaboratori, tutto questo in un momento storico in cui si fa fatica a trovare giovani da inserire in azienda. Quando ho comprato il tintometro semiautomatico non pensavo di sostituire l’ uomo in carrozzeria, ma di svolgere operazioni più precise
e di abbassare i costi controllandoli meglio e così è stato. Adesso si parla tanto di robot per la verniciatura automatica e probabilmente nella mia carrozzeria, che è una struttura medio-piccola, ci sarà; ho notato che c’ è molto timore tra gli addetti ai lavori, soprattutto i verniciatori che pensano di essere sostituiti, ma io con i ragazzi ho già parlato e ho detto loro che ci permetterà di avere un lavoro più pulito e più sicuro, magari anche meno faticoso; inoltre lo utilizzeremo per fare capire ai clienti che stiamo facendo un’ evoluzione verso la modernizzazione e magari faremo 5 / 6 macchine in più al mese. Tutta questa marginalità che ci sarà in più potrà essere reinvestita nella carrozzeria, magari anche nella formazione dei tecnici ».
Una domanda per chiudere questo workshop che impone una risposta data col cuore: per quale motivo dedicare del tempo, un giorno alla settimana nel tuo caso, alla formazione dei ragazzi? « Bisognerebbe vivere con loro, non tanto le giornate scolastiche e basta, ma proprio quelle vere lavorative e quando si fanno gli eventi per vedere la loro partecipazione e cogliere l’ emozione che provano quando cominciano a fare le prime cose in autonomia ».
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