CAMPANIA DEI MIRACOLI - Guida alle nostre Medjugorje | Page 68

degli avvenimenti, non rara nella pittura manieristica di questo secolo, come pure lo sfondo con alberi, acque, monti, e la città chiusa nelle mura, il tutto reso cupo da nubi scure.
Il 23 novembre del 1980, una domenica sera, poco prima del violento terremoto che avrebbe sconvolto l’ Irpinia provocando la morte di quasi tremila persone, a Gesualdo era tutto pronto per i festeggiamenti annuali in onore della Madonna degli Afflitti. La chiesa era già affollata di fedeli, altri si accingevano a raggiungerla. Gli abitanti di Gesualdo erano quasi tutti lì, raccolti fra il tempio sacro e il piazzale. Fu la loro salvezza. Alle ore 19.37, quando un tremendo boato scuote la terra con tutta la sua forza devastatrice, la Chiesa di Santa Maria degli Afflitti rimane intatta. In un paese quasi completamente raso al suolo, l’ edificio ha retto, salvando così la vita, nel giorno della celebrazione, della maggior parte degli abitanti di Gesualdo. Un miracolo. Uno straordinario prodigio attribuito a questa Madonna degli Afflitti. Quelle ore, quei minuti, li ha raccontati così nella pièce teatrale“ Il fulmine nella terra” l’ artista Mirko Di Martino: « Come a Gesualdo, che quando arriva la scossa nella Chiesa Madre ci stanno duecento persone a pregare la Madonna degli Afflitti. E in piazza più del doppio a ballare la montemaranese. Il campanile si piega
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La Chiesa dell’ Addolorata