CalcioEmiliaRomagna Magazine Numero 01 | Page 5

I N T E R V I S T A F I L I P P O M A S I N I A L L E N A T O R E G I O V A N I S S I M I J U N I O R D E L C O N C A
I N T E R V I S T A F I L I P P O M A S I N I A L L E N A T O R E G I O V A N I S S I M I J U N I O R D E L C O N C A
Masini , grazie dell ' intervista . Si presenti . Sono Filippo Masini , alleno i Giovanissimi 2002 / 2003 dello Junior Del Conca di Morciano . Ho ventuno anni e faccio questo lavoro da cinque anni . Ho iniziato affiancando Davide Barbieri , un vero maestro di vita che mi è stato vicino dal punto di vista umano oltre che professionale . Sono da solo ad allenare da quattro anni .
Lei è allora « un giovane veterano », come è nata questa sua sfida nello Junior Del Conca ? Semplicemente perché sono stati i primi a credere in me . Si erano innamorati del mio modo di gestire i ragazzi , al tempo non molto più piccoli di me . Negli anni sto scoprendo tante cose , una di queste è l ' approccio assertivo da adottare con i ragazzini . Il clima dello spogliatoio deve essere aperto al dialogo e diretto , nessuna altezzosità e « pugno di ferro » deve esserci da parte mia , non serve . Non mi piacciono le prese in giro , il rispetto deve essere alla base , ma da parte di tutti , non solo dei giocatori .
Quali sono i principi cardine che devono condividere i vostri ragazzi associati ? In primis , è importante cercare di creare un senso di appartenenza , seppure non è una cosa facile . L ' appartenza sta sopra alla vittoria . Non ha senso personalmente , spostarsi ad esempio da Morciano in una zona limitrofa per un ragazzino morcianese che vuole fare calcio , eccetto che non venga una chiamata da una grande squadra regionale o nazionale . Un altro principio che ci sta particolarmente a cuore è il cercare di plasmare dei ragazzi che sappiano autogestirsi e diventare uomini . Fondamentale è pure il fattore resilienza , cioè la capacità di adattarsi dei ragazzi ai diversi cambiamenti e difficoltà che si prospettano davanti .
Da ventenne , ma con buona esperienza sul campo , come vede il calcio dilettantistico attuale ? Il calcio dilettantistico ha perso tantissimo i suoi valori . Manca il senso di appartenenza , a discapito del senso di apparenza . Mi rattrista molto questa società così appariscente e troppo commerciale . Più che calcio sembra di fare marketing . Uno dei problemi nei settori giovanili è il calciomercato , che fa perdere quella magia che sapeva donare questa splendida categoria . Il movimento ci rimette anche in termini di agonismo . Il settore giovanile deve essere personalmente distaccato dalla prima squadra , perché c ' è il rischio di farlo diventare un travaso economico : spesso per salvare le casse delle prime squadre si devono vendere giovani su giovani .
Nel vostro caso , puntare esclusivamente sui giovani sta dando i suoi frutti ? Sì , sicuramente . Il lavoro che proponiamo soprattutto con le annate più piccole sta dando maggiormente i suoi profitti , mentre quello con le leve più grandi deve ancora dimostrare il suo potenziale per vari motivi , fra tutti per un fattore logistico , dovuto a problemi avuti in passato . Al momento la speranza più attesa è nella Juniores classe 2002 .
Sappiamo che è amico di Migno , talentuoso motociclista saludeccese di Moto3 e lo segue in giro per il mondo . Da amante delle moto , sa trovare analogie col mondo calcistico ? Similitudini ci sono e sono questi aspetti che mi fanno amare entrambi gli sport . L ' adrenalina non manca sia nel calcio che nelle due ruote , inoltre è ugualmente importante prepararsi al meglio per la sfida . Ricercare infine l ' ottimismo , accantonando i malumori è una ricetta vincente in qualsiasi disciplina .
In cosa invece i due sport si distanziano maggiormente ? In molte cose . Nei motori c ' è tanta precisione e una cultura del lavoro estenuante , impressionante . C ' è meno ego e molta più responsabilità soggettiva . E ' rarissimo « lo scaricabarile », ognuno ha le sue responsabilità da non addensare troppo agli altri . Paradossalmente le moto sono diventate più gioco di squadra che il calcio . Chi gioca in Serie A non ha la stessa umiltà di un motociclista di uguale livello . Generalmente c ' è un ' unione e una collettività decisamente maggiore che in un undici in campo . Più che altro sono mancanze nel mondo del calcio , che nel mio piccolo , mi piacerebbe trasportare dall ' ambiente Moto .
Grazie per l ' intervista , auguriamo le massime soddisfazioni personali , alla società Junior Del Conca e alle prestazioni dell ' amico pilota Migno . Grazie mille , stessa cosa per voi .
Intervista di Matteo Morotti
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