CalcioEmiliaRomagna Magazine Numero 01 | Page 4

INTERVISTA AL MISTER GIULIANO BIANCHI ALLENATORE SPONTRICCIOLO farei del male a citarli tutti, perché c'è il rischio di scordarmene qualcuno. Era rigore per i biancoverdi, secondo lei, su Brisigotti nelle prime battute di gioco? Se sì, sarebbero cambiate le sorti del match? Mister Bianchi, in virtù della sconfitta per due a zero in casa dell'Igea, cosa non ha funzionato in questa giornata? Semplicemente si sono visti i veri valori in campo. L'Igea ha meritato la vittoria, perché è una grande squadra che punterà alla promozione, mentre nelle partite precedenti avevamo affrontato squadre più alla nostra portata, sulla carta chiaramente. Inoltre il nostro obiettivo era e rimane la salvezza e proveremo a raggiungerla il prima possibile. C'è solo il piccolo rammarico che fino al settantesimo eravamo in partita: con un approccio diverso, magari sarebbe finita diversamente. Come ha visto le due squadre in campo? Ha notato calciatori interessanti sul rettangolo verde? L'Igea mi ha fatto una gran bella impressione. Dal canto mio forse ho avuto un atteggiamento un po' troppo spregiudicato con le tre punte. Cercherò di essere più «malleabile» Domenica prossima in casa contro il Granata. Una sfida che andrà affrontata tatticamente in maniera differente. Riguardo ai calciatori in campo, ho notato tantissimi giocatori abili e talentuosi, sono talmente tanti che Col senno di poi è sempre dura ragionare. Magari, una probabile trasformazione, avrebbe tolto un po' di timore, ma obiettivamente a partita finita penso di no. Anche perché ad essere onesti, nel secondo tempo sono stati fischiati dei fuorigioco molto dubbi ai loro calciatori. Tutto questo giustifica la mia tesi, la quale afferma che esiste un «Karma calcistico» e il pallone riequilibra da solo i giusti valori, rispecchiati in campo nella stagione. Metterei la firma se gli arbitri sono quelli di queste tre giornate! Quello che dice non le puo' che fare onore. Non è facile inoltre contrastare squadre blasonate provenienti da ben altre categorie nel recente passato. Quali saranno le armi dello Spontricciolo per essere alla loro altezza? Rispetto a molte squadre noi non siamo frequentatori della categoria; fino a poco fa giocavamo nei «campionati dei bar». Credo che il campionato si dividerà in due tronconi e quattro/cinque club faranno il vuoto. Serve dunque la convinzione di tutta la squadra nel credere a determinati valori. Il primo è l'aver rispetto per tutti, ma paura per nessuno. Il secondo è di tipo mentale: per diminuire le differenze tecniche serve un'enorme voglia e tanta intelligenza. In ultimo, possedere autoconsapevolezza. Comprendere innanzitutto i propri limiti è la chiave per migliorarsi. Trova molte differenze fra la Prima e la Seconda Categoria? Tante differenze. In Prima Categoria le partite si risolvono limando le sfumature. Sono i piccoli dettagli a far la differenza. E' diversa l'intensità di concentrazione, non è soltanto una questione atletica, ma anche mentale. Se stacchi la spina in questa divisione, le altre squadre non ti lasciano tregua e rischi di compromettere la gara, in Seconda hai comunque spesso un lasso di tempo dove puoi ancora respirare. L'unica soluzione è quindi andare sempre ai mille all'ora. Ultima questione: come vede il calcio moderno? Ha qualche sassolino «nello scarpino» (ndr) da togliere? Ad essere realistici è un disastro. Un disastro per molti aspetti. Innanzitutto è decisamente più povero tecnicamente e questo è dovuto a problemi di approccio al calcio. C'è una concezione diversa rispetto agli anni migliori. La situazione peggiore riguarda i ragazzi: ora il calcio è una delle tante cose da fare, un mero svago. Senza dover tralasciare per carità scuola e lavoro, soprattutto da noi in Riviera, non abbiamo le rose al completo sino a fine Ottobre... Si è perso il valore del sacrificio in uno sport dove l'allenamento settimanale è fondamentale. Obbligando le squadre ad inserire i fuori quota si è persa anche la meritocrazia, poiché credo che debba a prescindere, giocare sempre chi merita. Auspichiamoci allora in un cambiamento di rotta. Nel mentre buon lavoro Mister a lei e allo Spontricciolo. Grazie altrettanto. Intervista di Matteo Morotti Stampa e condividi questo magazine!!! CalcioER MAGAZINE numero 1 del 26 settembre 2016 pag. 4