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BENESSERE / COMFORT Il comfort è una condizione di comodità, agio e assenza di fastidi fisici o mentali. È uno stato in cui una persona si sente bene, rilassata e al sicuro, spesso legato all’ ambiente circostante o alla propria condizione personale. Il comfort è la sensazione soggettiva di benessere che deriva dal trovarsi in condizioni favorevoli e senza stress o sforzo eccessivo. Non coincide con il benessere, ma ne è spesso una componente importante. Da ciò deriva l’ istanza di progettare il comfort per la diversità, ma la diversità va inclusa o integrata? L’ inclusione e l’ integrazione sono due concetti diversi che hanno due differenti approcci, secondo Giuseppe Di Bucchianico, Professore universitario di Disegno Industriale, Presidente dell’ Associazione internazionale EIDD-Design for All Europe e chair del congresso Design for Inclusion, mentre l’ integrazione ha consapevolezza della diversità, ma non la accoglie, l’ inclusione crea delle connessioni tra i soggetti e considera la diversità un valore.
DESIGN = RIDUTTORE DI DISUGUAGLIANZE Attraverso vari esempi Di Bucchianico ci ha dimostrato che il design può davvero assumere un ruolo importante nel ridurre le disuguaglianze ed avere un impatto positivo sul benessere di tutti gli individui: dalla fornitura dei servizi alla concezione
degli spazi, dall’ accesso a strutture e facilities alla sostenibilità come forma di progresso verso il benessere. I benefici del Design for All sono applicabili nei diversi settori dell’ abitare, del lavoro, dell’ i- struzione, della sanità, della rigenerazione urbana, dei trasporti, delle infrastrutture. Giuseppe Di Bucchianico, partendo da un’ analisi della diversità umana, da un approfondimento dei concetti di integrazione e di inclusione, e dei diversi approcci utilizzati dal“ design for inclusion“, ha messo in luce i vantaggi del progettare considerando le esigenze del maggior numero possibile di individui, anche attraverso alcuni esempi applicativi. Di Bucchianico ha sostenuto che il design è capace, più e meglio di altre discipline, di identificare il sistema dei valori“ necessari ad avviare processi di transizione verso scenari di coesione sostenibili e inclusivi, ma anche innovativi e per le persone”. Il design ha un’ attitudine specifica che lo mette in grado di affrontare i problemi, ponendosi nel punto di intersezione di diverse pratiche e saperi, secondo un principio di collaborazione e interdisciplinarità che trova la sua sintesi attraverso il progetto. Per questa ragione il design è in grado di affrontare progettualmente le problematiche sociali, culturali, ambientali che ci vengono quotidianamente poste. E lo fa alla scala dell’ umano, ponendosi dalla parte dei bisogni delle persone, in tutta la loro straordinaria varietà e specificità.
Giuseppe Di Bucchianico, Professore universitario di Disegno Industriale all ' U- niversità di Pescara