Betting Magazine 12 2014 | Página 3

BETTING N° 56 - 23 Dicembre 2014 Magazine POLITICA  Russia, crolla il rublo:  in quota anche stop ai Mondiali 2018 Pesante crisi economica per la Russia: il rublo ha perso in pochissimi mesi circa il 60% del suo valore e la borsa di Mosca ha registrato il crollo peggiore dal 1995. La scorsa settimana, per la prima volta nella storia, al cambio un dollaro ha toccato quota 60 rubli e i bookie riporta Agipronews - sono pronti a scommettere che entro la fine del 2015 si sfiorerà quota 100 (un’ipotesi a 2,75 sulla lavagna di Paddy Power). Si punta anche sulla rimozione di Putin entro la fine del prossimo anno (a 10,00) e sulla possibilià che il presidente annunci che la Russia non è più in grado di supportare l’annessione della Crimea (a 21,00) e i costi della Coppa del Mondo 2018 (a 26,00). LE INTERVISTEPiciga (Hit): «Trent’anni di gioco live, ora arriva la sfida dell’online» Il presidente della società slovena parla dopo la festa del Park: «Nel 1984 la società partì con un tavolo da Boule e qualche slot» «Trent’anni fa la Hit partiva da un tavolo del gioco Boule, (una variante di roulette, una versione antica) e da una trentina di slot, la nuova sfida è la collaborazione tra la nostra offerta nei casinò terrestri e le possibilità di svago con il gioco online». Le parole Dimitrij Piciga, presidente del CDA della società Hit, riassumono così lo sviluppo del settore gioco. Dal 1984, anno della prime partite ospitate dalla Hit, ad oggi. La prossima sfida è l’unione tra live e online. Al confine italiano c’è un gruppo che negli anni ha lavorato sul concetto di turismo legato al divertimento. Ci parli del Gruppo Hit e di come e dove si è sviluppato sul territorio. «La storia del gruppo Hit, che prende questo nome solo nel 1986, inizia appunto a Nova Gorica, con un albergo e servizi di ristorazione di supporto. Proprio nel dicembre del 1984, nella sede che oggi ospita il centro di gioco e intrattenimento Park, viene inaugurato il primo casinò della cittadina e del gruppo Hit: un solo tavolo del gioco boule e una trentina di slot. Tutto qui. Da subito si è capito che la formula di legare il divertimento al turismo aveva un grosso appeal soprattutto sulla clientela italiana, e non solo. Nel 1993 viene inaugurato il Perla, il più grande centro divertimenti di tutta Europa e successivamente anche altre sedi sul territorio sloveno tra cui quella di Kranjska Gora, nella rinomata località sciistica sul confine tra Italia, Austria e Slovenia. Allora gli orizzonti erano legati alle frontiere. Successivamente l’espansione fuori del territorio sloveno ha aggiunto nuove realtà come il Resort Maestral, nella famosa località turistica di Budva in Montenegro e il Coloseum Club a Sarajevo. Oggi invece gli orizzonti si estendono oltre il territorio vero e proprio». Chi ha frequentato e chi frequenta oggi le vostre strutture? «Si è partiti con le prime strutture dedicate al turismo e al gioco proprio a Nova Gorica, che grazie agli ottimi collegamenti è più facilmente raggiungibile dall’Italia e rimane da sempre il punto di riferimento del cliente italiano. La crisi ma anche la strategia di sviluppo ci hanno indirizzato verso orizzonti di mercato più ampi, pur mantenendo sotto particolare attenzione le regioni italiane vicine al confine sloveno. Negli ultimi tempi, grazie anche a programmi mirati, stiamo registrando un’ottima risposta dei giocatori cinesi residenti in Italia e degli altri clienti provenienti dalle regioni italiane. Con piccoli passi ma con tenacia affrontiamo anche mete più lontane come il mercato della Russia, quello asiatico ed altre economie del vicino e lontano Est. Non trascuriamo il mercato di lingua tedesca, soprattutto l’Austria, che ha portato degli ottimi risultati nelle strutture che gestiamo sul confine con questo stato. Noi di certo abbiamo preso sul serio sfida dell’o