Betting Magazine 12 2014 | Page 2

BETTING N° 56 - 23 Dicembre 2014 Magazine In questo numero: Attualità 2-3 Attualità politica e sportiva 4-5 FACEBOOK PLAZA 7 STATISTICHE GLOBALI Calcio italiano 8-9 ITALIA Serie A 10-11 ITALIA Serie B 12 ITALIA Lega Pro 13-15 ITALIA Serie D Calcio estero 16-17 INGHILTERRA Pr. League BETTING Magazine LHM SPORT srl Servizi Editoriali 18-19 INGHILTERRA League Ch. 20-21 INGHILTERRA League 1 22-23 INGHILTERRA League 2 24-25 INGHILTERRA Foot. Conf. 26-27 GERMANIA Bundesliga 28-29 GERMANIA 2.Liga 30-31 GERMANIA 3.Liga 32-33 SPAGNA Liga 34-35 SPAGNA Liga Adelante 36 SPAGNA Segunda Div. B 38-39 FRANCIA Ligue 1 40-41 FRANCIA Ligue 2 42-43 FRANCIA National 44-45 OLANDA Eredivisie 46-47 OLANDA Eerste Divisie 48-49 BELGIO Pro League 50-51 BELGIO Division 1 52-53 PORTOGALLO A 54-55 PORTOGALLO B 56 SCOZIA A 57 SCOZIA B 58 SCOZIA L1 59 SCOZIA L2 60 GALLES 61 IRLANDA DEL NORD 62-63 GRECIA 2 64-65 TURCHIA A 66-67 TURCHIA B 68 CIPRO 69 ISRAELE 70 SUD AFRICA 71 AUSTRALIA Basket 74 Eurolega + Eurocup Quote e sistemi 73 Sistemi a correzione 81-82 Agenda della settimana Il diario della serie A (17) Amministratore Unico: Giovanni Mastroianni Direttore responsabile: Carlo Lazotti Redazione: Daniele Giovagnoli Carlo Liguori Alessandro Mazzitelli Lucia Proto Giorgio Zecchin Hanno collaborato a questo numero: Antonio Felici Angelo Gargiulo Flavio Grasselli Mauro Grimaldi Luigi Migliaccio Massimo Papitto Claudio Zecchin Sede operativa, direzione e redazione: P.za F. 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I condizionali, anche perché arrivano sempre dopo il verificarsi del fatto, fanno solo sorridere e nulla possono di fronte alla realtà. E la realtà è che il Barcellona, dopo il disastro con il Bayern, avrebbe inflitto il colpo di grazia ai giallorossi come fa il torero quando il toro è agonizzante. Meglio così, godiamoci la “serie B” europea ma andiamoci cauti con i proclami. Lo dico a Rudi Garcia, che aveva iniziato bene ma che adesso si sta facendo trascinare dalla notoria euforia romana che finisce sempre con una delusione. Non è andata malissimo alla Juventus, che incontrerà negli ottavi di Champions un Borussia Dortmund in crisi d’identità e finanziaria dopo due anni di corsa sul Bayern. Se fosse stata quella di due anni fa, o anche quella dello scorso anno, per i bianconeri erano cavoli. Adesso è una squadra terrestre e può essere battuta. Questa settimana c’è tanta Juventus, che alla sua maniera, nell’anticipo del giovedì, ha asfaltato il Cagliari di Zeman (3-1) e tanto Napoli, al quale consiglierei di non esaltarsi dopo il 2-0 con il Parma. La Roma, invece, si ferma sullo 0-0 all’Olimpico, con tanto di rigore non visto e rigore non dato. Ora, lasciamo stare le polemiche che non servono a nulla, però una curiosità me la dovete togliere: ma secondo voi a cosa serve un arbitro dietro la linea di fondo se non vede neanche un fallo di mano a 3 metri? Questa “novità” arbitrale fino ad oggi ha creato più polemiche che altro. Allora, siccome errare humanum est - e mi sembra che gli arbitri, nonostante siano convinti di essere delle divinità, non fanno eccezione - proviamo a usare le nuove tecnologie e lasciamo a casa i treni a vapore. In ogni caso la distanza tra Roma e Juventus è ritornata a 3 punti che, intendiamoci, non sono un abisso ma sono già un paio di volte che i giallorossi falliscono il sorpasso. Il Milan, pur senza brillare, ha disputato la partita che doveva fare ottenendo il massimo risultato pronosticabile. In ogni caso resta lì, impantanato a metà classifica. L’altra milanese, l’Inter, pareggia per il rotto della cuffia con una bella Lazio che Pioli, piano piano, sta plasmando secondo le sue idee (cui dà una buona mano Felipe Anderson). In ogni caso, quest’anno Milano si deve rassegnare a fare da comprimaria e prendere atto che Inter e Milan sono due società che hanno bisogno, come l’Italia, di un’ampia riforma a partire dai quadri dirigenziali. Su, in alto (?), perde il Genoa con il Toro, a dimostrazione che Preziosi deve accendere un cero a San Gasperini ogni volta che si alza la mattina se la s ua squadra si trova dove si trova; pareggia, divertendo, anche la Samp con l’Udinese e la Fiorentina (questo è più pesante) con l’Empoli, in un derby tutto toscano. Tradotto significa che la “A2” continua a viaggiare con le marce ridotte, e la serie A vera è sempre di più un campionato “a due”. In coda non cambia molto, con un 3-3 platonico tra Atalanta e Palermo (che sembra aver preso le misure della seria A); un altro pareggio tra Sassuolo e Cesena e la vittoria del Chievo Verona sulla più blasonata Hellas. Per Campedelli questa vittoria vale un intero campionato. La vedo nera per Donadoni (da capire cosa succederà dopo la cessione della società) e ahimè, per Zeman, che ha già beccato 29 gol (peggio hanno fatto, appunto, solo Parma e Cesena) e vinto solo un paio di partite, di cui una, quella a San Siro, che aveva illuso i sardi ed era costata l’esonero a Mazzarri. Mentre scrivo, siamo in attesa di una delle partite più inutili del calcio italiano, la Supercoppa, che si giocherà a Doha (n’do sta?), città dallo storico passato calcistico (?). Una farsa pagata milioni di euro dagli sceicchi del Qatar. Pensate - mi astengo da qualsiasi aggettivo nei confronti di questi signori - che hanno pagato 2,7 milioni di euro perché la partita si disputasse a Doha e, come se non bastasse, altri 3 milioni per i diritti d’immagine che andranno suddivisi equamente tra le due squadre. Interessa a qualcuno il risultato? A proposito, Buone Feste! SCUDETTO Juventus a +3 sulla Roma: lo scudetto ai bianconeri scende a 1,40 Il Milan ferma la Roma sullo 0-0 all’Olimpico, nell’ultima partita della Serie A prima della sosta natalizia, e i giallorossi chiudono il 2014 a -3 dalla Juventus, che nell’anticipo di giovedì aveva battuto il Cagliari. Lo scudetto ai bianconeri ora si gioca a 1,40, con gli uomini di Garcia che inseguono a 3,25. Terza piazza per il Napoli, lontano a 25,00, mentre il Milan vale 66 volte la scommessa. Si sale a 150 per lo scudetto all’Inter, ieri protagonista della rimonta sulla Lazio (a San Siro è finita 2-2).