Colpo di fulmine!!!
Scariche atmosferiche tubazioni interrate e sistemi di protezione
Entriamo un po’ nel dettaglio degli impianti di messa a terra e dei relativi
dispositivi di scarica?
La protezione delle strutture contro i fulmini è regolata dai quattro capitoli del-
la norma CEI EN 62305-1/4 (classificazione CEI 81-10/1-4); mentre la verifica
degli impianti di protezione trova spazio nella norma CEI 81-2 “Guida per la
verifica delle misure di protezione contro i fulmini”.
Gli argomenti trattati nelle due norme esulano dal campo ristretto della pro-
tezione catodica e della corrosione, ma i sistemi di protezione devono essere
tenuti in considerazione sia in fase di progettazione che in fase di controllo e
manutenzione a garanzia dell’integrità delle strutture protette.
Esattamente come per il parafulmine di Benjamin Franklin, la miglior difesa
contro i fulmini elettrici è un valido sistema di messa a terra che permetta di
offrire alla corrente un percorso a bassa resistenza per potersi scaricare a
terra.
Ma le reti di terra, normalmente costituite da punte o trecce in rame o ferro
zincato possono creare non pochi intoppi al funzionamento dei sistemi di
protezione catodica e, in certi casi, essere la vera e propria causa di accop-
piamenti galvanici con l’instaurarsi di conseguenti fenomeni corrosivi.
Al fine di assolvere nel modo migliore al loro compito le reti di terra presenta-
no, per loro stessa natura, grandi superfici di metallo non rivestito in contatto
con il terreno. Nel caso di reti di terra in rame e di strutture in acciaio rela-
tivamente piccole come fondi di serbatoio o serbatoi interrati, in assenza di
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