Protetti, ma non troppo... la sovra-protezione e i suoi effetti sulle condotte interrate
10289:2001 “Metodi per prove di corrosione su rivestimenti metallici e altri rivestimenti
inorganici su substrato metallico - Valutazione di campioni e di manufatti sottoposti
a prove di corrosione.”
Infragilimento da Idrogeno
Il meccanismo elettrochimico della protezione catodica prevede che alla struttura
protetta venga inviata una densità di corrente tale da permettere a tutto (o quasi)
l’ossigeno che arriva alla superficie di reagire con gli elettroni forniti dalla corrente di
protezione invece che con elettroni forniti dall’ossidazione del metallo.
O 2 + 2H 2 O + 4e − = 4OH −
La densità di corrente necessaria alla protezione dipende dalla disponibilità di ossigeno
nel terreno e dalla temperatura del processo. Man mano che l’ossigeno reagisce,
altro ossigeno diffonde dalla periferia verso la struttura, e il processo viene regolato
dalla facilità con cui questo ossigeno riesce a migrare alla superficie del metallo. L’effetto
finale della reazione di protezione è una modifica dell’ambiente elettrochimico
nell’intorno della struttura protetta definito come polarizzazione e accompagnato da
una significativa alcalinizzazione del terreno circostante (aumento del pH) come effetto
della produzione di ioni OH – . La polarizzazione e, di conseguenza, l’efficacia della
protezione catodica, è misurabile attraverso una valutazione del potenziale elettrochimico
della struttura con l’ausilio di un elettrodo di riferimento.
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