APCE FOCUS 03.20 | Page 10

Protetti, ma non troppo... la sovra-protezione e i suoi effetti sulle condotte interrate 10289:2001 “Metodi per prove di corrosione su rivestimenti metallici e altri rivestimenti inorganici su substrato metallico - Valutazione di campioni e di manufatti sottoposti a prove di corrosione.” Infragilimento da Idrogeno Il meccanismo elettrochimico della protezione catodica prevede che alla struttura protetta venga inviata una densità di corrente tale da permettere a tutto (o quasi) l’ossigeno che arriva alla superficie di reagire con gli elettroni forniti dalla corrente di protezione invece che con elettroni forniti dall’ossidazione del metallo. O 2 + 2H 2 O + 4e − = 4OH − La densità di corrente necessaria alla protezione dipende dalla disponibilità di ossigeno nel terreno e dalla temperatura del processo. Man mano che l’ossigeno reagisce, altro ossigeno diffonde dalla periferia verso la struttura, e il processo viene regolato dalla facilità con cui questo ossigeno riesce a migrare alla superficie del metallo. L’effetto finale della reazione di protezione è una modifica dell’ambiente elettrochimico nell’intorno della struttura protetta definito come polarizzazione e accompagnato da una significativa alcalinizzazione del terreno circostante (aumento del pH) come effetto della produzione di ioni OH – . La polarizzazione e, di conseguenza, l’efficacia della protezione catodica, è misurabile attraverso una valutazione del potenziale elettrochimico della struttura con l’ausilio di un elettrodo di riferimento. 10