mondo romano che lui protegga.
Salute, o giorno felice, e ritorna sempre migliore degno di essere
venerato da un popolo potente.
Dirò: quale dio, infatti, posso dire che tu sia, o Giano bifronte?
Infatti la Grecia non ha nessuna divinità pari a te.
Svela nello stesso tempo il motivo perché, solo tu tra gli dei, vedi
ciò che è alle spalle e ciò che è davanti.
A me, che esamino queste cose, con le tavolette prese, il tempio
apparve più splendente di come fu in precedenza.
Il primo (1) Gennaio si festeggia il Capodanno e la Festa di Giano.
Il Capodanno risale alla festa del dio romano Giano. Nel VII
secolo i pagani delle Fiandre, seguaci dei druidi, avevano il co-
stume di festeggiare il passaggio al nuovo anno; tale culto pa-
gano venne deplorato da Sant'Eligio (morto nel 659 o nel 660),
che redarguì il popolo delle Fiandre dicendo loro:
"A Capodanno nessuno faccia empie ridicolaggini quali l'anda-re
mascherati da giovenche o da cervi, o fare scherzi e giochi, e non
stia a tavola tutta la notte né segua l'usanza di doni au-gurali o
di libagioni eccessive. Nessun cristiano creda in quelle donne che
fanno i sortilegi con il fuoco, né sieda in un canto, perché è opera
diabolica".
Giano Bifronte
Giano (latino: Ianus) è il dio degli inizi, materiali e immateriali, ed è una delle divinità più antiche e
più importanti della religione romana, latina e italica. In passato, a causa di un errore di lettura del fe-
gato di Piacenza, si è ritenuto che fosse stato venerato anche presso gli Etruschi con il nome di Ani.
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