Antrum Magicae Antrum Magicae 2 | Page 41

La storia della Befana Al tempo dell'antica Roma, il calendario giuliano fissava nel 25 dicembre il solstizio d'inverno mentre in realtà lo stesso cade il 21 dicembre e segna l'inizio astronomico della stagione fredda. L'errore nel qua- le cadevano i romani dipendeva dal fatto che essi non conoscevano alcune leggi di astronomia ed anche quando ne vennero a conoscenza preferirono mantenere la data del 25 dicembre, ritenendola il giorno della nascita del Sole, che nel 274 d.C., per volere dell'imperatore Aureliano divenne una festa nazionale con i riti del Dies Natalis Solis Invictis ( il giorno natale del Sole Invitto); quella notte si accendevano grandi falò in ogni luogo in segno di festa. Questa festività, veniva a trovarsi in un periodo importantissimo del calendario romano, poiché chiude- va i Saturnalia, che si celebravano dal 17 al 23 dicembre, in onore di Saturno, antico dio romano della semina, e dava il via dopo la sua conclusione alle feste Sigillaria, o feste dei doni, che avevano inizio il primo giorno di gennaio, seguite ancora dalle feste Agonalia che avevano termine il 9 gennaio. Si creava così, a cavallo tra dicembre e gennaio, un lungo arco di festività noto come le Kalendae januari. Le Sigillarie vennero istituite da Tazio, re dei Sabini, e prendevano questo nome per la consuetudine di scambiarsi, in occasione di tali feste, alcuni doni augurali e di offrire agli dei Lari delle piccole statue di argilla o di bronzo; queste statuette erano dette " sigilla" dal latino " sigillum" diminutivo di " signum" che voleva appunto significare statua. Molti genitori acquistavano i sigilla per i loro figlioletti nella via Si- gillaria, in due mercati opposti: l'uno nel Campo Marzio e l'altro nell' Esquilino. La tradizione degli au- guri, delle strenne e dei doni si radicò così profondamente nella gente, che persino la Chiesa dovette ar- rendersi e tollerarla. Ma la Befana era ancora lontana dal volare! Infatti, la Chiesa riconobbe il 6 gennaio solo come cele- brazione della manifestazione di Gesù agli uomini come Messia. Con l'andar del tempo, per i popoli dell'Oriente cristiano, la festa dell'Epifania finì con il ricordare solo la venuta e l'adorazione dei Re Ma- gi. Dalla romanità al Medioevo, si ebbero dei veri e propri capovolgimenti in merito alla figura della "generosa vecchietta"! 40