Yule, o Farlas, è insieme festa di morte, trasformazione e rinascita. Il Re Oscuro, il Vec-
chio Sole, muore e si trasforma nel Sole Bambino che rinasce dall'utero della Dea: all'alba
la Grande Madre Terra dà alla luce il Sole Dio.
La Dea è la vita dentro la morte, perché anche se ora À regina del gelo e dell'oscurità, met-
te al mondo il Figlio della Promessa, il Sole suo amante, che la rifeconderà riportando ca-
lore e luce al suo regno. Anche se i più f reddi giorni dell'inverno ancora devono venire, sap-
piamo che con la rinascita del sole la primavera ritorna.
Ricetta per Yule
Olio per Yule
5 mL di olio di pino
5 mL di olio di cannella
5 mL di olio di oliva
1 cucchiaio di radice di zenzero rotta a piccoli pezzi
3 cucchiai di sale marino
Usatelo per ungere le candele (la cannella irrita la pelle!)
La pianta sacra del Solstizio d'Inverno è il vischio, pianta simbolo della vita in quanto le
sue bacche bianche e traslucide somigliano allo sperma maschile. Il vischio, pianta sacra ai
druidi, era considerata una pianta discesa dal cielo, figlia del fulmine, e quindi emanazio-
ne divina. Equiparato alla vita attraverso la sua somiglianza allo sperma, ed unito alla
quercia, il sacro albero dell'eternità, questa pianta partecipa sia del simbolismo dell'eterni-
tà che di quello dell'istante, simbolo di rigenerazione ma anche di immortalità. Ancora og-
gi baciarsi sotto il vischio è un gesto propiziatorio di fortuna e la prima persona a entrare
in casa dopo Farlas deve portare con sé un ramo di vischio.
Queste usanze solstiziali sono state trasferite al gennaio, il Capodanno dell'attuale calen-
dario civile.
10