bicchieri, quadri, tutto cadeva. Braccia forti lo alzarono
di peso e lo trascinarono lontano da lì.
Non pensò neanche di opporre resistenza, ancora debole
e confuso.
Quando ritrovò il coraggio di aprire gli occhi era di
nuovo per strada, poco fuori la locanda. Tutto intero,
curiosamente. Si era aspettato come minimo di essere
torturato.
Dalla porta d'ingresso usciva ancora del fumo, l'insegna
penzolava pronta a staccarsi e con lui almeno un'altra
ventina di persone era lì fuori, immobile in attesa di
capire cosa fosse successo.
La stessa espressione attonita e impaurita dipinta su
ogni volto.
Percosse la camicia sgualcita per ripulirla dalla polvere.
Mentre altra gente accorreva a vedere cosa stesse
accadendo qualcuno scardinò con violenza la porta e la
piccola folla trattenne il fiato. Lo straniero avrebbe
preferito che la porta rimanesse al suo posto, avrebbe
preferito non vedere.
Tutti avrebbero preferito non vedere.
Un uomo corpulento si era issato sulla spalla il corpo di
un altro uomo, mingherlino e facilmente trasportabile.
Lo stesso uomo seduto nella penombra del locale con
quello strano sguardo nervoso. Immobile. Morto.
Al suo fianco, un uomo più basso non perse tempo e si