alcune pennellate poco precise.
E la pennellata più grande e più imprecisa riguardava gli
eventi immediatamente precedenti al suo risveglio nella
stradina sotto la pioggia.
Come ci sei finito?
Decise che rimanere sotto la pioggia a rimuginare non
era poi così utile.
Si guardò intorno e notò un'insegna più vistosa delle
altre, qualunque cosa fosse valeva la pena cominciare a
conoscere quel posto, crearsi nuovi ricordi e scovare
quelli vecchi.
Entrò, almeno sarebbe stato al caldo.
Sembrava una locanda: qualche tavolino, un grosso
bancone rifornito di amari e liquori, odore di sudore
misto ad alcol e urla moleste e decisamente ubriache.
L'ideale per passare inosservato.
Si sedette al primo tavolino in legno che trovò, in
penombra, per essere certo di non essere notato. Meno
contatti aveva con quella realtà più era facile convincersi
di essere semplicemente nel bel mezzo di un sogno.
Scivolò sulla panchina per andare