ANCHE I FIORI FANNO MALE Jul. 2014 | Page 5

intorpidite non la pensavano come lui. Rotolò goffamente, fece leva con un braccio e finalmente si rizzò in piedi e sbatté più volte le palpebre stanche per mettere a fuoco il luogo in cui si trovava. La prima cosa che vide fu una manciata di persone che avevano assistito al suo acrobatico risveglio. Dietro di loro si stagliava una strada di ciottoli, piuttosto larga che ai lati ospitava altri passanti che si muovevano frettolosamente per ripararsi dalla pioggia. Intorno si snodava una serie di locali e negozi, panettieri, edicolanti , arrotini e fabbricanti di selle e ferri da cavallo. Continuò a guardarsi intorno cercando di collegare almeno un particolare ad un precedente ricordo. L'odore della pioggia misto al fumo che usciva da qualche comignolo gli riempiva le narici. La sua mente si rifiutava di collaborare; immagini sfocate, rumore. Non appena si voltò uno straniero lo avvicinò. Scrutò lo straniero dal cappello a cilindro e doppiopetto in tinta e capì chi dei due fosse veramente straniero. <> Indugiò sulla risposta da dare; forse troppo, dato che il signore con il cilindro ripetè un po' indispettito: <> Lui si limitò a sorridere e ad agitare la mano per far