all'immagine più nitida di tutte. Una donna accovacciata
a terra, coi lunghi capelli scuri davanti al viso. Fece per
avvicinarsi ma lei subito si dissolse.
La donna non c'era più.
Clink.
Si voltò lentamente e trovò la pistola che aveva udito
caricarsi puntata al suo volto, a pochi centimetri dal suo
naso.
Più che per l'arma in sé, si sorprese più per chi stava
dietro la pistola, colui che la impugnava. Un volto
orribilmente familiare.
Il suo.
Bang.
Charlie si svegliò di soprassalto, sudato e col fiato
mozzo.
Si guardò intorno con aria sconvolta. Era ancora nella
camera da letto della casa procuratagli da Sophie.
Vide filtrare dalla finestra le prime luci dell'alba.
Continuava a rivedere quanto sognato, ma più cercava di
ricordare meno ricordava. Decise di lasciare quel poco
che ricordava per il racconto che ne avrebbe fatto a Yann
appena incontrati.
Si alzò dal letto, infilò la camicia e si avviò verso la sala
dove trovò Sophie ad aspettarlo, seduta al tavolino.
<> lo salutò lei.