<> disse Yann allontanandosi.
<>
Si avviò verso una camera da letto e si infilò sotto le
coperte.
Fu incredibilmente facile prendere sonno.
Come chiuse gli occhi ciò che vide non fu il buio ma
colori sfocati, figure in movimento. Un'immagine poi
prese vita.
Era seduto a un pianoforte e qualcosa sopra di lui non
andava.
Sopra nient'altro che pallide stelle ornate da leggere
nuvole.
Nessun soffitto.
Un grosso corvo nero infranse in un sol colpo la finestra
più grande, atterrò sul tavolino da tè.
Dopo aver tormentato con il becco una vecchia mela
conservata a scopo ornamentale volò via rovesciando
una boccia piena di oleandri immersi nell'acqua che
andarono ad inzuppare un libro riposto li accanto.
L'immagine del corvo si dissolse e vide una carrozza
correre veloce sulla strada mentre una forte pioggia
scrosciava su di lui. Una strada stranamente familiare
che si fece via via più sfocata fino ad arrivare