ANASTASIA UNA FAVOLA RUSSA ANASTASIA UNA FAVOLA RUSSA | страница 2
La storia dei reali russi: la famiglia Romanov è conosciuta al
secolo, anche, per alcuni personaggi femminili che, a partire
dalla fine degli anni ’60, si sono presentati al pubblico
mondiale sotto le false spoglie di Anastasia la giovane figlia
dello zar Nicola II. Le aspiranti zarine furono quattro: Anna
Anderson, Eugenia Smith, Magdalen Veres e Ivanova
Vasileva.
Di Ivanova Vasileva non si conoscono le origini. Gli storici
erano a conoscenza del suo arresto da parte dei bolscevichi
mentre tentava di fuggire in Cina. Imprigionata a Nižnij
Novgorod, poi a Mosca, Leningrado, ed infine, in un’isola
del mar Bianco. Durante quest’ultima incarcerazione
incominciò ad inviare lettere in francese e in tedesco al
sovrano del Regno Unito: Giorgio V* firmandole come sua
“cugina Anastasia.” Ad un certo punto Ivanova Vasileva
cambiò la sua storia affermando, invece, di essere la figlia di
un commerciante di Riga. Dopo qualche anno rivendicò
un’altra volta l’identità di Anastasia. Nel 1971, fu internata in
un ospedale psichiatrico a Kazan, ove morì.'
*Il Re del Regno unito: Giorgio V(Londra,1865 – Sandringham,1936) fu
cugino di Nicola II, zar di Russia. Sua madre Alessandra di Danimarca
[Alexandra Carolina Marie Charlotte Louise Julia di Slesvig-Holsten-Sønderborg-
Lyksborg (Copenaghen, 1844 – Sandringham, 1925)] e Marija Fëdorovna [Nata
principessa Dagmar di Danimarca (Copenaghen, 1847 – Hvidovre, 1928). Fu
moglie di Alessandro III padre di Nicola II] erano sorelle. Detronizzato dai
bolscevichi Nicola II, il governo britannico pensò di offrire ospitalità
allo zar e alla famiglia. Tuttavia il sovrano si oppose al salvataggio
della famiglia reale pensando che la presenza dei reali russi in
Inghilterra avrebbe provocato una rivoluzione nelle isole coloniali
delle Indie. Un piano di salvataggio dei reali russi fu avanzato dai
servizi segreti britannici ma mai attuato per il rafforzarsi delle
posizioni dei bolscevichi alle frontiere. Giunta notizia, nel 1918,
dell’uccisione di Nicola II e della sua famiglia, l’anno seguente, la
madre dello zar, Dagmar di Danimarca, la zia di re Giorgio V ed altri
membri della famiglia furono salvati - in Crimea - da una nave
britannica.