ANASTASIA UNA FAVOLA RUSSA ANASTASIA UNA FAVOLA RUSSA | Page 19
D ALL ' INFANZIA FELICE AFFONDÒ NELL ’ ORRIBILE TRAGEDIA .
Giocava a nascondino dietro i tendaggi, stuzzicava il suo
tutore ma è comunque riuscita a mantenere il suo aspetto
solenne in qualsiasi condizione.
Nell’Agosto 1917 Anastasia e la sua famiglia furono spediti
dal governo rivoluzionario di Kerensky in Siberia finendo in
una città di Ekaterinburg.
Il 17 giugno precedente del 1918, la famiglia con il loro
dottore e servitori furono chiusi in una cella della loro
abitazione.
Poi loro furono spostasti dallo sparo, pugnalati con baionette,
annientati con i calci dei fucili e i loro corpi furono bruciati in
una miniera vuota. A questo punto la storia ufficiale di
Anastasia finisce. Da qui in avanti, la storia è raccontata dalla
donna che dice di essere Anastasia― ed è sostenuta nella sua
richiesta da persone che l'hanno identificata e da altre prove.
Secondo questa storia Anastasia non fu uccisa. Invece, fu
portata via da una giovane guardia che poi la sposò. Lui portò
la ragazza ferita a Bucarest dove ebbe un figlio che fu affidato
ad un orfanotrofio e che perse. Dopo che suo marito fu
assassinato dai bolscevichi, che avevano saputo del suo
salvataggio della figlia dello Zar, Anastasia riparò a Berlino.
Lì cercò di suicidarsi gettandosi in un canale. Liberata dalla
polizia e portata in manicomio, fu confinata per altri due anni
troppo malata per affermare la propria identità.
Finalmente con l'aiuto di un altro detenuto che era stato un
sarto di corte si fece conoscere e attirò l'attenzione dei
funzionari di Berlino.
LIFE, 1955 ©it