questo … Io mi sono innamorato di un personaggio della nuova serie, di cui vagheggio di poter scrivere magari, chissà, uno spin-off. Ma non posso dire nulla, perché siamo in piena zona spoiler … C. B.- Ok, allora acqua in bocca, anche se adesso sono dannatamente curioso. Ma continuiamo la nostra chiacchierata con l ' ultimo numero della“ serie classica” di Martin Mystère al quale hai collaborato,“ L ' oro di Re Mida”. Qual è secondo te il punto di forza di questa storia e quali difficoltà hai incontrato, nell ' eventualità, a sceneggiarla? E. L.- A me piace molto quando Martin combina un mystero dell’ antichità con un intrigo contemporaneo. In questo caso … è così, e mi sembra che il mix funzioni. Mi sono divertito moltissimo con le scene ambientate nell’ antichità e ad alternarle con la realtà odierna, anche un po’ underground, è un contrasto che mi piace molto … Ho avuto qualche difficoltà in alcune scene da cui proprio non riuscivo a venir fuori, ma“ sant’ Alfredo” ci ha messo un attimo a risolverle … C. B.- Ci sono state delle modifiche o delle richieste particolari che il BVZA ti ha proposto per questa storia? E. L.- Lo spunto iniziale:“ re Mida” fu suo, io ebbi l’ idea di legarlo al tema della fusione fredda … Poi, ricordo che c’ erano delle scene, nel mio soggetto iniziale, che non funzionavano un gran che- non è sempre facile per chi non sia Alfredo Castelli far muovere Martin nella maniera corretta: a volte sa tutto, a volte non sa nulla, perché altrimenti la storia sarebbe risolta a tavola 2 … Alfredo ha riscritto alcuni dialoghi, risolvendo tutto. Lui è un maestro in questo. C. B.- In generale, qual è il tuo modo di lavorare a una storia di MM, da cosa parti, da singole scene, da un ' idea o altro? E. L.- A volte può esserci la suggestione di una scena, persino di uno scambio di battute, ma di solito una storia nasce da un’ idea. O meglio, da almeno DUE idee: una idea remota- qualcosa che sia lontana nel tempo e nello spazio- e un’ idea vicina, qualcosa che accade nel giorno di oggi, sotto casa di Martin. Il difficile è: come legare la prima alla seconda? Quando c’ è un’ idea del legame, c’ è un’ idea della storia. Le storie più belle di Martin Mystère sono proprio queste, secondo me. C. B.- Uh, davvero interessante questa visione del“ legame”. E allora, qual è il tuo rapporto con i disegnatori che realizzano gli albi? E. L.- Di solito, non ho rapporti. Una volta consegnata la sceneggiatura, anche di una storia firmata solo da me, entra in gioco la redazione( Alfredo, ma anche Carlo Recagno). La redazione ha il diritto / dovere di fare modifiche, e quindi è la redazione che tiene il contatto con il disegnatore. Mi è successo di avere qualche chiacchierata con dei disegnatori per risolvere un loro dubbio, ma in linea di massima quasi nulla. Secondo me è giusto così. Se no, che ci sta a fare, la redazione?:-) C. B.- Quale dei personaggi del mondo del BVZM ti piacerebbe“ ripescare”, nella“ serie classica” e in quella parallela del giovane Martin e delle sue“ nuove avventure a colori”? E. L.- Io ho un debole per le eroine. Nella serie NAC, come accennavo, ho un“ debole” per un personaggio femminile che … Beh, si chiama Valentina. È molto in gamba, sexy, e ha un caratterino difficile. Mi piacerebbe vederla protagonista di una sua storia. Nella serie classica, mi piacciono molto Orloff“ cattivo” e Mister Jinx, uno splendido super-cattivo un po’ sopra le righe, di quelli che preferisco. C. B.- Ah, alla fine hai ceduto sul personaggio“ mysterioso”, ma non ti chiedo altro... Passiamo adesso al Lotti romanziere, dato che il 13 settembre ha debuttato il primo episodio di una tua serie di romanzi pubblicata in digitale dalla Delos Books( www. delosstore. it). Si tratta de“ I viaggiatori dell’ impossibile” che almeno dal nome sembra richiamare i temi misteriosi e fantastici cari al BVZM. Il protagonista Marco A. Cellini( per gli
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