AMys - Bollettino Informativo N.27 - Gennaio 2016 | Page 3

PAGINA 3 gli autentici draghi? Da qui si è pensato di collegare la storia con altri due albi di MM usciti in precedenza, dedicati agli esseri impossibili, scritti da Stefano Vietti, storico sceneggiatore della Bonelli. Ho quindi fatto un lavoro anche di incastro, collegamento e coerenza narrativa con due storie precedenti non scritte da me. G.G. - Tu scrivi indifferentemente soggetti per Dylan Dog e Martin Mystère ma se dovessi immedesimarti in uno dei due quale preferiresti? S.B. - Martin senza dubbio. Mi ci riconosco moltissimo. Bibliomane, amante della Storia, curioso, ci pensa su due o tre volte prima di buttarsi in un’avventura, ma quando decide poi vi si dedica con passione… Sono anche stato davanti a casa sua a New York, al n.3 di Washington Mews! In più è uno dei pochi personaggi dei fumetti a essere sposato, elemento che rende narrativamente interessante la gestione delle dinamiche di coppia con la moglie Diana. Certo, Martin ha una Ferrari e io no, ma nessuno è perfetto. G.G. - Esce, come dicevamo anche in apertura, una storia di Dylan Dog abbinata alla Gazzetta dello Sport. Si tratta della ristampa di un albo tutta a colori. Anche questa ha la tua paternità, ce la vuoi raccontare in breve? S.B. - L’idea era quella di affrontare il tema della crisi e di mostrare Dylan Dog a contatto con un gruppo di homeless che chiede il suo aiuto. Naturalmente Dylan li aiuta in modo disinteressato. Tra i senzatetto la maggior parte sono vittime della crisi economica. Il personaggio di Dylan Dog è da sempre anche attento a tematiche sociali, legate all’attualità. Una delle cose interessanti è che questa storia è stata disegnata da Giancarlo Alessandrini, creatore grafico di Martin Mystère, con cui poi ho realizzato finora due storie di MM: “Protocollo Leviathan”, che ti ho citato, e un’altra che abbiamo appena concluso, basata su Agatha Christie. G.G. – Nei prossimi giorni per accompagnare queste due uscite verranno allestite due mostre dove saranno esposti disegni e tavole di queste storie. Ci vuoi raccontare dove potremo vederle e come saranno strutturate? S.B. - Dal 18 gennaio al 20 febbraio circa vedremo Dylan Dog nel tunnel della biblioteca Berio, che ospita una delle sezioni dedicate al fumetto più vaste del nord Italia: saranno esposte tutte le 32 tavole a colori della storia “Il banco dei pegni”, che uscirà in edicola il 17 febbraio con La Gazzetta dello Sport. Al Castello D’Albertis – nell’ala dedicata alla sezione azteca, tra i reperti precolombiani – vedremo in contemporanea una selezione di tavole tratte dalla storia di Martin Mystère “Quetzalcoatl”, circa 30 su 154. Metterle tutte non sarebbe stato possibile! Al castello d’Albertis sono in programma anche incontri ed eventi legati alla mostra, che sveleremo a breve. Un piccolo drago ritrovato a New York porta Martin Mystère sulle tracce degli antichi Aztechi! MARTIN MYSTÈRE nr. 343 “QUETZALCOATL” Uscita: 11/02/2016 Soggetto e Sceneggiatura: Sergio Badino Disegni: Giovanni Romanini Copertina: Giancarlo Alessandrini G.G. - Il fumetto che era considerato uno svago di serie C anche grazie a questi due personaggi ha assunto autorevolezza in Italia. Non solo per i disegni ma anche per la qualità delle storie… Forse anche, per non togliere nulla agli autori degli anni ’60 e ’70, grazie una crescita culturale complessiva di chi legge? S.B. - Non so… forse la crescita c’è stata, ma l’analfabetismo di ritorno cui si assiste in questi ultimi anni è preoccupante. Gente anche istruita – o meglio, che va a scuola – ma che non è in grado di comprendere i contenuti di un testo. Infatti la crisi dell’editoria c’è proprio perché c’è poco ricambio generazionale nei lettori. I fumetti Bonelli tengono banco perché si rivolgono a un pubblico New York. Nel corso di un’azione contro il traffico degli animali esotici, viene rinvenuto un piccolo drago conservato sotto spirito, che, dopo attente analisi, risulta non essere frutto di un trucco. Su richiesta dell’ispettore Travis, Martin Mystère cerca di determinare la provenienza dell’incredibile animale. È l’inizio di un’avventura che porta il Detective dell’Impossibile e Java fino in Messico, alla ricerca di un personaggio che forse non era solo leggendario: Quetzalcoatl, il “serpente piumato” degli antichi Aztechi. E dove incontrerà una vecchia conoscenza interessata per altri motivi ai cosiddetti “animali fantastici”.