5° Anno TEORIA 3. Un modello logico: il modello relazionale | Page 21

15. Il modello relazionale Vers. 7.2 – Dicembre 2025
In altre parole nella relazione“ Dipendente” non possono essere presenti codici di aziende non presenti nella relazione“ Azienda”.
VR CodRegione1( Comune) ⊆ VR CodRegione( Regione)
Significa che tutti i valori dell’ attributo“ CodRegione1” presenti nelle ennuple della relazione“ Comune” devono anche essere presenti tra i valori dell’ attributo“ CodRegione” delle ennuple della relazione“ Regione”. In altre parole nella relazione“ Comune” non possono essere presenti codici di regioni non presenti nella relazione“ Regione”.
b. 2) i vincoli di integrità interrelazionali NON REFERENZIALI: per rappresentare i vincoli di integrità interrelazionali che non siano referenziali utilizzeremo la seguente sintassi:
V < NumProgr >(< Relazione1 >, … < RelazioneN >):(< Espressione >)
dove:- < NumProgr > è il numero progressivo del vincolo; N. B. Il progressivo dovrà essere lo stesso del vincolo esplicito indicato nel diagramma ER.- < Relazione1 >, …, < RelazioneN > sono i nomi delle relazioni che sono legate da vincoli esterni;- < Espressione > è una qualsiasi espressione in pseudolinguaggio naturale che serve a specificare il vincolo.
Esempio: consideriamo le seguenti due relazioni:
Azienda( CodAzienda, Denominazione, DataFondazione, Indirizzo, Città, Cap)
Dipendente( Matricola, Cognome, Nome, DataNascita, DataAssunzione, Livello, Stipendio, CodAzienda)
Per esprimere il vincolo di integrità che impone che la data di nascita di ogni dipendente sia successiva alla data di fondazione dell’ azienda per cui lavora, scriveremo:
V3( Dipendente, Azienda):( Dipendente. DataNascita > Azienda. DataFondazione)
N. B. Come per gli attributi di entità e / o associazioni in un diagramma ER, per riferirci all’ attributo di una certa relazione utilizzeremo la seguente dot-notation
< NomeRelazione >.< NomeAttributo >
Mapping relazionale delle ISA ossia delle associazioni per generalizzazione
Abbiamo già visto in precedenza le tre strategie possibili per effettuare la sostituzione di un’ ISA all’ interno di un diagramma ER( vedi capitolo 14 Il diagramma ER).
Pertanto il mapping relazionale in tal caso seguirà tutte le regole di derivazione sin qua illustrate.
Unico caso particolare è quello della sostituzione della generalizzazione con tante associazioni binarie di molteplicità 1:1 quante sono le entità di specializzazione individuate.
In pratica in questa tipologia di traduzione si trasforma la generalizzazione in tante associazioni di molteplicità 1:1 quante sono le entità figlie che verranno mappate utilizzando questa accortenza: tutte le relazioni derivate dalle entità figlie saranno identificate esternamente ossia la chiave della relazione derivata dall’ entità padre verrà utilizzata nelle n relazioni figlie sia come chiave primaria che come chiave esterna( quindi non si aggiunge alcun attributo a nessuna delle due)
N. B. VEDI ESEMPI DI MAPPING DI UNA ISA COMPLETO PRESENTI SUL SITO( sezione LABORATORIO file PDF 15-E1 oppure 15-E2)
https:// www. riochierego. it / mobile / docs / quinta / lab / Esempio-Completo-3-Mapping-ISA. pdf https:// www. riochierego. it / mobile / docs / quinta / lab / Esempio-Completo-4-Mapping-ISA. pdf
Autore: Rio Chierego( email: riochierego @ libero. it- sito web: www. riochierego. it) Pag. 21