1. Dal problema all’ algoritmo versione 6.3 – Ottobre 2025
N. B. per questa prima fase useremo variabili esclusivamente STATICHE per le quali, quindi, occorre valorizzare con STATICA la colonna“ Tipo Allocazione” in attesa di poter utilizzare anche dati allocati dinamicamente. Le costanti sono da intendersi sempre ad allocazione statica.
( 4) In questa colonna occorre indicare, utilizzando se possibile il linguaggio della matematica, le condizioni che i valori di quella variabile devono rispettare nel corso dell’ algoritmo. Esempio: Se a è la variabile STATICA di tipo INT che rappresenta il primo coefficiente di un’ equazione di secondo grado è ovvio che dovrà essere scritta, nella colonna“ Valori ammessi”, la condizione a ≠ 0
( 5) Da valorizzare indicando brevemente ma in modo significativo la spiegazione del significato della variabile.
( 6) Il nome di una costante deve essere scritto tutta con caratteri MAIUSCOLI senza utilizzare spazi e caratteri speciali( quali &, *,#, @). In caso di nomi di costanti costituiti da più di una parola è possibile utilizzare il carattere‘-‘( trattino) oppure‘_’( underscore). Esempio: Sono nomi di costanti valide i seguenti: PIGRECO, PI-GRECO, PI _ GRECO Sono nomi di costanti non valide i seguenti: Pigreco PI + GRECO oppure PI & GRECO
SCHEMA DELLA PSEUDOCODIFICA DI UN ALGORITMO ALGORITMO < nomealgoritmo >
…………. …………. ………….
PROCEDURA main() ………….. …………..
INIZIO
………….. ………….. ……….…. …………. …………. ………….
AMBIENTE GLOBALE: le costanti, le variabili o i tipi di dato dichiarati in questa zona saranno visibili( ossia utilizzabili) non solo dalla procedura main(), ma anche da tutte le altre procedure in cui l’ algoritmo sarà stato suddiviso. N. B. Non è possibile inserire nessun altro tipo di istruzione
AMBIENTE LOCALE: le variabili o i tipi di dato dichiarati dichiarate in questa zona saranno visibili( ossia utilizzabili) SOLO dalla procedura main(). N. B. Non è possibile inserire nessun altro tipo di istruzione
CORPO DELLA PROCEDURA: contiene tutte le istruzioni( OPERATIVE E DI CONTROLLO) che descrivono il processo risolutivo dell’ algoritmo TRANNE le istruzioni di dichiarazione di costanti, variabili e tipi di dato
RITORNA FINE
Flow-chart struttura ALGORITMO
Il flow-chart di un algoritmo è uno schema grafico in cui vengono rappresentate tutte le istruzioni progettate comprese tra la stringa“ INIZIO” e la stringa“ FINE”( rappresentate con un’ ellisse)
INIZIO
…..
FINE
Autore: Rio Chierego( email: riochierego @ libero. it- sito web: www. riochierego. it) Pag. 14