massimo bottura #interisti
«Spesso di notte non dormo, la mia mente corre come quella dell’allenatore che pensa alla formazione. Io però studio il nuovo menù degustazione, affinché sia in linea con l’immagine del nostro ristorante. In questo c’è un’affinità tra il mio ruolo e quello di Antonio Conte: dobbiamo organizzare una squadra. Nel mio ristorante ci giochiamo la Champions League ad ogni pranzo e ad ogni cena. Le persone vengono a Modena per vivere un’esperienza unica, tutto deve essere perfetto. q Siamo ossessionati dalla qualità: non solo quella degli ingredienti, ma anche quella delle idee. La vera sfida è costruire un team che sia spinto dalla passione, che abbia la scintilla negli occhi». Da trasformare in dinamite, come ama ripetere il nostro mister. « E infatti nella mia cucina porterei subito Lukaku. Mi piace perché parla sempre al plurale, mette la squadra di fronte all’ego».
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L’Inter nella vita e nella musica, che per Elio poi sono un po’ la stessa cosa: «L’inserimento di pezzi di storia nerazzurra nei miei testi avviene perché dentro ci metto tutto quello che mi appartiene, come in un frullatore, e l’Inter fa parte della mia vita». E poi c’è il legame con Milano e un intero stadio che intona C’è solo l’Inter: «Amo questa città in tutte le sue varie forme e amo sentire i tifosi cantare questa canzone». Ma cos’è l’Inter per Elio? «Senza esagerare...tutto!» e la squadra di Conte? « Bella e solida, un gruppo costruito per vincere».