100% Fitness Mag - Anno VIII Marzo 2014 | Page 46

#NEUROPSICOMOTRICISTA Mutismo selettivo Dottoressa Daniela Caiafa Laureata in Neuropsicomotricità dell’età evolutiva, presso l’Università di Napoli Federico II Lunedì e Sabato dalle 9.00 alle 13.00 347.5477785 http://bit.ly/1bjyYJp Il mutismo selettivo è una patologia ancora poco conosciuta in Italia, nonostante sia stata scoperta alla fine dell’800, gli studi e la ricerca su quest’argomento sono stati trascurati. Cos’è il mutismo selettivo? È un disturbo complesso legato all’ansia sociale, caratterizzato dall’ impossibilità per un bambino di esprimersi e comunicare in modo tranquillo in alcuni contesti sociali, principalmente a scuola. D’altra parte però, questi bambini riescono a parlare normalmente in situazioni in cui si sentono sereni. Il mutismo selettivo è una vera e propria ansia da comunicazione. Il grado di ansia del bambino in una situazione, determina la sua capacità a comunicare in quel momento. Più sarà rilassato e più riuscirà a comunicare. Meno sarà rilassato e più intuirà l’aspettativa da parte degli altri che lui parli, più sarà difficile per lui comunicare. L’aspettativa genera un aumento dell’ansia. È stata creata una scala di valutazione per definire la capacità di comunicazione del bambino, che può collocare il disturbo del bambino in base al livello d’ansia. La scala di comunicazione SM-SCCS si suddivide in 3 livelli: ♦ Livello 0 assenza di comunicazione; ♦ Livello 1 comunicazione non verbale che si suddivide in: 1.A = risponde indicando con il dito, 1.B = prende l’iniziativa 46 100% Fitness Mag Marzo 2014 ♦ Livello2 comunicazione verbale 2.A = reagisce producendo dei suoni 2.B = inizia lo scambio attirando l’attenzione di un’altra persona. Per poter ottenere dei miglioramenti i primi obiettivi da raggiungere sono: ♦ Far capire il problema al bambino ♦ Far accettare il problema ♦ Valutarlo insieme Bisogna creare una scala per valutare il grado d’ansia che crea una situazione sociale. La valutazione va da 3 a 0. 3 la cosa per lui è spaventosa \ difficile, man mano che si scende 2,1,0, il compito è sempre più facile. Un’altra strategia è quella di non focalizzare l’attenzione sulla parola parlare così si riduce l’aspettativa, e anche perché il bambino da un valore negativo a questo termine utilizzato tantissimo e che gli provoca ansia. Questi bambini, di base ansiosi, hanno bisogno di più tempo per sentirsi a suo agio e adattarsi alla nuova situazione. Quindi qualsiasi cosa deve fare si deve preparare con anticipo. Bisogna far in modo di ridurre le aspettative perché il solo dire “buon giorno”, “ciao” richiede sforzo e tempo. Il bambino con M.S. non si comporta così perché vuole attirare l’attenzione, o per avere il controllo sui familiari, ma attraverso il mutismo controlla la situazione. Non lo fa per vendicarsi ma è in uno stato d’ansia e ha difficoltà a gestire le emozioni. Per facilitare il bambino bisogna assicurare: ordine, routine e coerenza. Per