100% Fitness Mag - Anno VIII Marzo 2014 | Page 20

#PEDIATRA La regione MSY è infatti caratterizzata da un'enorme quantità di sequenze ripetute. Tali ripetizioni non sono testa-coda ma costituiscono dei palindromi, ovvero due ripetizioni invertite separate da un breve spaziatore. Dunque i geni maschio-specifici sono in copie multiple sull'Y. Pertanto queste sequenze speculari della MSY riparano le perdite e gli errori effettuando crossing over intracromosomico, che compensa la mancata ricombinazione con il cromosoma X. Praticamente, il cromosoma Y ha imparato “a fare da sé”. In base a tale studio si è giunti alla conclusione che anche agli inizi il cromosoma Y stava subendo una rapida degenerazione e perdita dei suoi geni, in seguito però si è stabilizzato. Dalla genetica all’anima: le differenze tra uomo e donna Il dibattito sulle differenze, oltre che genetiche ed anatomo-fisiologiche, anche psicologiche tra uomo e donna non è mai stato risolto definitivamente: la diversità tra i sessi è biologica, fisiologica, genetica, o frutto dei condizionamenti sociali e culturali? Ovvio, non parliamo delle capacità cognitive, l’intelligenza, ma degli aspetti della personalità. Darwin sosteneva che uomini e donne sono sottoposti a pressioni evolutive diverse e a separare i due sessi anche sotto il profilo della personalità c'è un solco profondo. Il libro di John Gray del 1992 "Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere", 30 milioni di copie vendute e traduzionein 40 lingue, e quello di Deborah Tannen "Perché non mi capisci?", secondo cui i due sessi hanno modi di parlare completamente diversi fra loro, abbracciano in pieno questa tesi. Gli studi scientifici sulla personalità di uomini e donne tuttavia sono contrastanti. Mentre le ricerche della studiosa Janet Shibley Hyde dell'Università del Wisconsin nel 2005 hanno profondamente smussato le differenze di personalità tra i generi, riportandole come poco significative, Marco Del Giudice, psicologo dell'Università di Torino, in una ricerca condotta con due colleghi della Manchester Business School ha trovato invece importanti differenze: le donne sono superiori in sensibilità, emotività e apprensione, mentre gli uomini si distinguono per equilibrio emotivo, coscienziosità e tendenza alla dominanza. Perfezionismo, vitalità e tendenza all'astrazione vedono invece la quasi totale parità fra i sessi. Secondo BaronCohen (2004), le differenze fra uomo e donna risiederebbero proprio nel cervello: il cervello 20 100% Fitness Mag Marzo 2014 "Le donne sono superiori in sensibilità, emotività e apprensione, mentre gli uomini si distinguono per equilibrio emotivo, coscienziosità e tendenza alla dominanza". maschile è più propenso alla sistematizzazione, il femminile all’empatia. La “sistematizzazione” è la tendenza ad analizzare, vagliare ed elaborare sistemi, l’empatia la capacità di riconoscere i pensieri e le emozioni degli altri e di reagire con sentimenti consoni. La disuguaglianza tra quoziente di empatia e quoziente di sistematizzazione nei due sessi si nota fin da bambini, cioè nel periodo in cui i comportamenti non risentono ancora molto dell’ambiente: i maschietti prediligono giochi di strategia e tecnica, nei quali, sovente, entrano in competizione, manifestando atteggiamenti aggressivi per primeggiare sui coetanei, mentre le femminucce preferiscono giochi in cui è necessario un alto grado di cooperazione reciproca, ed instaurano, precocemente, rapporti di amicizia, basati sulla solidarietà e la comunicazione. È stato teorizzato che ciò dipenda dall’azione del testosterone, che potenzierebbe le capacità dell’emisfero celebrale destro, connesso con l’abilità visivo – spaziale, e da ciò deriverebbe la propensione maschile alla sistematizzazione, mentre nelle donne prevarrebbe l’emisfero celebrale sinistro, deputato alla comprensione e alla comunicazione, elementi dell’empatia. In conclusione, possiamo dire che, genericamente, esistono delle differenze di massima anche psicologiche tra i due sessi. Tuttavia, dato che ogni persona è un unicum, non solo in senso astratto e metafisico, ma anche a livello biologico, perché espressione di un proprio unico ed esclusivo “codice della vita”, garante di individualità, il suo DNA, è errato dare per scontata l’esistenza di caratteristiche psico-fisiche propriamente femminili, ed altre tipicamente maschili, perchè qualsiasi procedura di omologazione, incasellamento, semplificazione e generalizzazione si dimostra artificiosa di fronte all’individuo specifico e speciale che si ha di fronte. Non esiste un uomo-tipo o una donnatipo e, di volta in volta, il connubio fra natura e cultura plasma un io, unico rispetto ai membri del sesso opposto quanto a quelli del proprio.