#CARDIOLOGO
Il soffio al cuore
L'argomento che poniamo questa volta all'attenzione dei
nostri lettori è molto delicato e non privo di interesse:
venire a conoscenza di avere un soffio al cuore
Professor Dottor
Gli Atri e i Ventricoli
Vittorio Fabbrocini
Prima di soffermarci sui soffi cardiaci è bene
dare a chi non ha conoscenza nel campo
medico una rapida descrizione di come
è fatto il cuore e come si svolge l'attività
cardiaca. L'organo cardiaco funziona da
pompa e consente che il sangue arriva
ossigenato dai polmoni al suo interno e
viene poi sospinto a mezzo dell'Aorta in
periferia, al capo e agli arti, da cui ritorna
sempre al cuore, privo di ossigeno, e rinviato
ai polmoni a mezzo della arteria Polmonare
per la necessaria riossigenazione con gli atti
del respiro. Per questa sua attività il cuore
ha quattro suddivisioni al suo interno, con
una parte sinistra che è quella propulsiva per
la circolazione arteriosa dell'Aorta e quella
destra, che serve per accogliere il sangue
venoso proveniente dalla periferia e sospinto
poi ai polmoni. Sia la parte sinistra che quella
destra dalla nascita sono isolate fra di loro e
distinte rispettivamente in una zona superiore,
Atrio sinistro e Atrio destro che comunicano
Cardiologo e Internista, è stato Libero
Docente presso l’Università di Napoli,
Primario ospedaliero e poi Cardiologo
ambulatoriale a Napoli. Giornalista
pubblicista, già Redattore scientifico
de "IL MATTINO" di Napoli
338.4086506
[email protected]
http://bit.ly/1gCxr2Z
Indubbiamente trattasi di un sintomo che può
rivelare un disturbo cardiaco di una certa
importanza, ma anche nessuna malattia.
Perciò si parla nel campo medico di soffio
patologico e di soffio innocente. Il primo
riguarda la rilevazione di una condizione di
malattia del cuore, che può essere sin dalla
nascita o verificatasi negli anni seguenti. Il
soffio innocente solo una situazione, talvolta
momentanea, di un cuore sano.
Marzo 2014
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