100% Fitness Mag - Anno VIII Maggio 2014 | Page 38
#PEDIATRA
produce latte se viene stimolato dalla suzione del
bambino. E’ importante informare le donne già
durante la gravidanza sui vantaggi e sulla tecnica
di conduzione dell’allattamento al seno.
Incoraggiare l’allattamento al seno a
richiesta, evitando rigidità negli orari, perché
ciò può favorire l’abbandono della pratica così
salutare dell’allattamento al seno.
Non somministrare ai neonati alimenti o
liquidi diversi dal latte materno, nelle prime
ore di vita.
Non dare tettarelle artificiali o ciucci durante
il periodo iniziale dell’allattamento al seno.
Da anni si dibatte se l’uso del succhiotto sia un
bene o un male, ma da che è stato dimostrato
che si associa ad un rischio ridotto di morte
improvvisa neonatale, l’AAP (American Academy
of Pediatrics) adesso lo raccomanda durante
i periodi di sonno diurno e notturno nel primo
anno di vita. Per i neonati allattati al seno, viene
consigliato di rimandare l’uso del succhiotto a
quando l’allattamento sia ben consolidato, cioè
all’età di 2 settimane.
Aiutare le madri perché comincino ad
allattare al seno entro mezz’ora dal parto.
Consigliare alla nutrice una dieta libera e
variata. Non vi sono motivazioni scientifiche
per suggerire alla donna che allatta limitazioni
o regole dietetiche specifiche, ad eccezione
della dieta vegetariana stretta (vegan), che mette
il lattante a rischio di carenza di vitamine del
gruppo B; l’unico suggerimento è di moderare
l’assunzione di alcool e caffè.
4.
Evitare l’eccessivo carico di proteine, che
affaticano i reni, e aumentano il rischio di
eccessivo incremento precoce, che condiziona lo
sviluppo di obesità nelle età successive.
No al latte vaccino nel primo anno di vita. Il
latte vaccino è una fonte inadeguata di ferro
e predispone all’anemia ferro-carenziale.
2.
5.
3.
4.
Alimentazione dopo il primo
anno di vita
5.
6.
Divezzamento
1.
L’introduzione di cibi diversi dal latte materno
o in formula, dovrebbe avvenire non prima
dei 4 mesi e non dopo i 6. Le evidenze attuali
suggeriscono che la “finestra” ottimale per
lo svezzamento sia tra i 4 e i 6 mesi d’età,
preferibilmente mantenendo l’allattamento al
seno durante lo svezzamento.
È sbagliata l’introduzione ritardata di alimenti
potenzialmente allergizzanti per prevenire
le allergie. Non vi sono evidenze che l’esclusione
o la ritardata introduzione di cibi potenzialmente
allergizzanti (come pesce e uova) riduca il rischio
di allergia sia nei lattanti considerati a rischio che
in quelli non a rischio di allergia. C’è ragione di
credere che la troppo ritardata introduzione di
un alimento aumenti la prevalenza dell’allergia a
quell’alimento anziché ridurla.
È prudente evitare sia l’introduzione
precoce (<4 mesi) che ritardata (>7mesi) del
glutine, e introdurlo mentre il lattante è ancora
allattato al seno.
2.
3.
38
100% Fitness Mag
Maggio 2014
1.
Rispettare i LARN cioè i livelli di assunzione
raccomandati di nutrienti che i nutrizionisti
hanno stabilito per ogni età per quanto attiene al
fabbisogni di calorie, proteine, lipidi, carboidrati,
fibre, vitamine, minerali. Tenere in particolare
sempre sotto controllo l’introito proteico. Se
tra i 6 e i 24 mesi di vita oltre il 14% dell’introito
energetico proviene dalle proteine, si innesca
un meccanismo che conduce il bambino
al sovrappeso indipendentemente dalla
predisposizione genetica.
Ripartizione dell’introito calorico
giornaliero in pasti frazionati (30%
colazione+spuntino, 30% pranzo, 10% merenda,
30% cena). Purtroppo, il 9% dei bambini italiani
salta la prima colazione, e il 30% fa una colazione
inadeguata;
Incoraggiare i bambini a tenere una
dieta variata, e in particolare con apporto
generoso di frutta e verdura. Frutta e verdura
rappresentano delle vere miniere di sostanze
preziose per la salute, ma il 23% dei bambini
italiani non consuma quotidianamente frutta
e verdura. Un loro maggiore utilizzo potrebbe
ridurre l’incidenza di malattie dell’età adulta
come le malattie cardiovascolari, prima causa di
morte nei paesi occidentali, che possono essere
prevenute dal regolare consumo sin dall’infanzia
di nutrienti ad azione antiossidante (fenoli,
vitamina C ed E, carotenoidi, retinoidi) abbondanti
in frutta, ortaggi, legumi, cereali, olio d’oliva,
e i tumori, contrastati da anti-tumorali naturali
presenti ad esempio in pomodori, legumi, aglio e
cipolle, agrumi, carote, finocchi, cavoli, broccoli.
Preferire i carboidrati complessi agli
zuccheri semplici.
2.
3.
4.
5.
6.
Preferire i grassi vegetali a quelli animali.
Limitare snacks e dolci, e ridurre l’uso di
bevande zuccherate (soft drinks), considerate
un potenziale contributo alla pandemia di
obesità in corso. Recentemente è emersa anche
l’associazione tra consumo di bevande zuccherate
e malattie croniche come diabete mellito tipo 2,
ipertensione e coronaropatie. Tale associazione
potrebbe essere spiegata dal fatto che le bibite