100% Fitness Mag - Anno VIII Giugno 2014 | Page 14

#PSICOPEDAGOGISTA La paura del proprio corpo Dott.ssa Bianca Pane Laureata in Filosofia e Psicopedagogia presso l’Università di Napoli Federico II, specializzata in Gestalt Counseling Bioenergetica e Terapie Olistiche 393.9315564 http://bit.ly/1bb6qS4 Il corpo fisico altro non è che l’aggregazione più densa della nostra energia e, quindi, è importante quanto il nostro spirito che lo abita. Ma la nostra cultura la pensa diversamente, e produce pesanti condizionamenti in questo ambito. Il nostro corpo ci dice, attraverso funzioni importantissime quali la sessualità, la capacità di generare, il rapporto con il cibo e l’ascolto delle emozioni, cosa serve al nostro ‘involucro’ per funzionare in modo ottimale. La finalità è quella di mantenerlo sano e in equilibrio attraverso il nutrimento che gli diamo e il movimento che gli facciamo fare, ma non solo; esso ci dà informazioni su cosa trova ‘piacevole’, una sensazione legata già alle primissime fasi della vita del neonato e dunque vitale per la nostra qualità di vita, sia fisica che psicologica. Il corpo ci permette di ‘sentire’, mettendoci in contatto con i moti più profondi del nostro essere. Peccato che, tra questa comunicazione e l’ascolto da parte nostra dei suoi messaggi, spesso si frapponga la PAURA: invece di fare attenzione a quello che il nostro corpo, nella sua infinita saggezza, ci chiede, la paura fa emergere idee, giudizi, pensieri di colpa o di peccato. Invece di ascoltare la meravigliosa e semplicissima precisione di queste informazioni, spesso la cultura dominante considera il corpo come un freno, un ostacolo, se non addirittura una fonte di trappole. E’ evidente che, solo se noi siamo in equilibrio, riusciamo, tramite un ascolto energetico, a decodificare correttamente e velocemente i messaggi inviati dal nostro corpo. In caso contrario, specie quando 14 100% Fitness Mag Giugno 2014 siamo pesantemente condizionati dalla società e dalla religione, si crea una specie di black-out che oscura le preziose informazioni inviate dal corpo, e i tabù, insieme ai pregiudizi, prendono il sopravvento. Per uscire da questo impasse partiamo dal presupposto che il nostro corpo ci invia messaggi elementari del tipo ‘mi piace, non mi piace’, ‘lo voglio, non lo voglio’, ‘sento, non sento’. Sono informazioni destinate a farci sapere cosa ci serve per sopravvivere, attraverso la scelta del cibo adatto alle nostre esigenze nutrizionali del momento, o per indicarci ciò che il nostro corpo trova piacevole, attraverso l’attrazione sessuale, o quello che sente in termini emozionali. In uno stato equilibrato, tutto dovrebbe essere naturale, spontaneo, chiaro. Ma la cultura dominante mistifica e distorce l’infinita sapienza naturale e ancestrale del corpo, (attraverso le istituzioni educative principali quali la famiglia, la scuola, la Chiesa ma anche della farmacologia moderna che promette a tutti (a causa del dio danaro),