100% Fitness Mag - Anno VIII Gennaio 2014 | Page 59

per gli animali? Ah, a proposito: quando si protesta per il costo degli esami, vi ricordo che i costi sono equiparabili all’umana, solo che in umana c’è la Sanità che paga il ticket. Il che vuol dire che voi pagate la Sanità, perché non è certo gratuita, solo che le trattenute ve le fanno direttamente in busta paga e non ve ne accorgete ♦ Il tariffario minimo degli Ordini è stato abolito, ciò significa che ogni veterinario è libero di farsi pagare quanto ritiene giusto per il proprio operato. Molti proprietari protestano: perché qui una sterilizzazione viene 100 euro e là 250 euro? Dovete considerare parecchie variabili, fra cui di sicuro la città di residenza, obiettivamente ci sono città in cui la vita è più cara. E poi dipende molto anche dai materiali utilizzati: la qualità si paga. Un intervento fatto in 3-4 colleghi, con tre monitor attaccati al paziente, materiali di prima qualità non costerà certo quanto un intervento fatto da un singolo veterinario senza apparecchiature di controllo. Ovvio che si abbattono i costi, ma a prezzo della sicurezza del paziente. Ricordate che non sempre qualità e prezzi bassi coincidono, anzi... ♦ A proposito di quel vaccino di cui parlavamo sopra, tutti pensano solamente ai materiali utilizzati, ma in realtà in generale il costo della prestazione non comprende solo quello. Voi state pagando la professionalità di un dottore, una persona che ha studiato per anni e investito soldi di tasca propria per crearsi una professione, che continua a studiare a spese sue (un corso di aggiornamento di tre giorni arriva facilmente a costare 500-600 euro, di questo non ci lamentiamo?) per offrire al cliente sempre un lavoro di qualità migliore, una persona che sa visitare un cane e che sa capire se quel vaccino può essere fatto o no. Voi pagate la sua professionalità, non dimenticatelo. Spiegatemi perché quando arriva l’idraulico che dà un’occhiata alla caldaia, non gli fa nulla e si prende 60 euro non dite nulla, ma quando il veterinario visita per mezz’ora il vostro cane, lo controlla da capo a piedi usando diversi strumenti, vi fa una prestazione e vi chiede 40 euro allora gli date del ladro! ♦ Per quanto riguarda l’Iva al 22% non prendetevela col veterinario, ma con il Governo: è lui che ha stabilito che cani e gatti sono beni di lusso e che quindi devono avere una tassazione così alta. Da anni i veterinari si battono per ridurre l’Iva almeno al 10%, però il Governo continua a fare orecchie da mercante ♦ Si paga anche la qualità del servizio. Trovatemi un medico umano che vi risponde ad ogni ora del giorno e della notte, Natale incluso, che viene chiamato alle due di notte per sapere a che ora l’ambulatorio aprirà il giorno dopo, che è disposto a fermarsi fuori orario per un paziente che vomita da dieci giorni e che i proprietari si sono decisi a portare tardivamente e rigorosamente fuori dall’orario di visita, che è disposto ad interrompere qualsiasi attività stia facendo (non è di dominio pubblico, ma anche i veterinari hanno una vita e una famiglia al di là del lavoro!) per venire a vedere il vostro pet… la disponibilità si paga, non si può pretendere sempre e non dare nulla in cambio ♦ Ritorniamo al concetto iniziale: è bello fare il veterinario, ma rimane un lavoro. Con quello che un veterinario guadagna, a fine mese deve pagare la scuola dei figli, dargli da mangiare e da vestire e via dicendo. Forse che non pagate il vostro panettiere?