100% Fitness Mag - Anno VIII Gennaio 2014 | Page 58
Articolo tratto dal web della dott.ssa veterinaria
Manuela Chimera
#ANIMALI
Costo delle prestazioni veterinarie:
Perché si paga il
veterinario
Molte persone si lamentano che le spese
veterinarie sono troppo care.
L’argomentazione che sento fare più spesso è
questa, prenderò a prestito il costo di un vaccino:
“Se il vaccino in farmacia costa 5 euro, perché il
veterinario me lo fa pagare 40 euro? Allora è un
ladro”. Questa affermazione è contestabile per più
di un motivo:
♦ Prima di tutto, il farmacista non può fare cessione
di vaccini, sono farmaci acquistabili con ricetta in
triplice copia solo da un veterinario
♦ È vero che la boccetta di vaccino costa in media
5 euro (quello per la FeLV in realtà costa di più, così
come quello per la Piroplasmosi, ma ho scelto un
vaccino medio per comodità), ma quando andate
a comprare una maglia a 40 euro, pensate forse
che il negoziante l’abbia comprata a 40 euro?
Che al fabbricante di magliette sia costata 40
euro? Stessa cosa per il pesce che comprate in
pescheria, per i farmaci che vi vende il farmacista: il
costo con cui viene venduto non può certo essere
quello di produzione. Se io compro dal pescatore
un pesce a 5 euro e poi te lo rivendo a 5 euro,
con che cosa mangio a fine giornata se finisco in
pari? Questa è una regola base dell’economia, di
qualsiasi settore si tratti
♦ Perché tacciare il veterinario di essere un ladro
se si fa pagare una prestazione? Forse date del
ladro al panettiere perché vi fa pagare il pane?
In fin dei conti è un bene di prima necessità,
ma non per questo viene accusato di essere
un ladro perché si fa pagare il suo lavoro. Così
come nessuno accusa un avvocato, un medico,
un negoziante di essere dei ladri perché si fanno
pagare: invece il veterinario sì
♦ Il vaccino costa 40 euro: perché? Senza entrare
troppo nello specifico, in fin dei conti non sono una
commercialista, quindi non voglio entrare troppo
nei dettagli tecnici. Però facciamo due conti. Non
pensiate che quei 40 euro che il veterinario vi
chiede entrino nelle sue tasche: lo Stato su quei
40 euro richiede il pagamento del 22% dell’Iva (e
non siamo stati noi veterinari a chiedere quest’Iva,
noi chiediamo l’abbassamento al 10% da anni, ma il
Governo bellamente ci ignora) e il 2% di Enpav, che
sarebbe in pratica l’Inps dei veterinari. Togliendo
queste percentuali, al veterinario rimane il netto,
32,41 euro. Beh, direte voi, sono sempre 32 euro
per un vaccino. Però anche questi non finiscono
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Gennaio 2014
tutti nelle tasche del veterinario: su questi 32 euro
il veterinario paga allo Stato circa il 40% di tasse.
Questo significa che al veterinario rimangono 19
euro (ricordate? Eravamo partiti dai 40 contestati
e siamo arrivati a 19 euro). Ma questi non sono 19
euro puliti, da questi dovete togliere:
1) il costo base del vaccino, 5 euro, quindi
scendiamo a 14 euro
2) il costo del materiale utilizzato durante la
visita. E per materiale non intendo solo la siringa,
ma tutto ciò che è stato usato per fare la visita: il
termometro, l’otoscopio, il tavolo visita, il frigorifero
in cui è contenuto il vaccino, l’intera struttura e via
dicendo
3) i costi gestionali: da quei 14 euro, che togliendo
il costo dei materiali, sarà ulteriormente sceso,
bisogna togliere altre cose a cui normalmente
i proprietari non pensano. Ebbene sì, anche
il veterinario deve pagare l’affitto, la bolletta
elettrica, la bolletta del gas, la bolletta dell’acqua,
assicurazioni varie e balzelli richiesti dallo Stato
per l’adeguamento della struttura alle norme di
sicurezza. Inoltre deve anche pagare gli eventuali
collaboratori, se si rompono degli strumenti deve
pagarseli di tasca sua (un radiologico costa anche
sui 24000 euro, un ecografo come si deve con
sonde poco meno, i monitor per le anestesie,
l’apparecchiatura costa)… secondo voi di quei 14
euro quanti gliene sono rimasti in tasca?
Perché si paga il veterinario
Ecco i motivi per cui si paga il veterinario:
♦ Il veterinario l X